Per la scienza tutti i bambini nati prima della trentasettesima settimana di gravidanza sono da considerarsi prematuri e pare che in Italia ogni anno ne nascano circa 6.000.
Un recente studio della Boston University School of Medicine (BUSM) Slone Epidemiology Center e del Boston University School of Public Health (BUSPH), riconduce il problema ad un aumento di peso eccessivo mette a rischio di parto prematuro.
Gli scienziati hanno analizzato 1.000 madri che hanno partorito pretermine rispetto ad altre 7.000 madri che invece hanno portato a termine la gravidanza. Dai dati raccolti si è scoperto che l’obesità ha aumentato notevolmente il rischio di partorire anticipatamente e che il bambino nato fosse sottopeso.
«I nostri dati suggeriscono che è particolarmente importante per le donne obese a rispettare le linee guida per l’OIM, aumento di peso in gravidanza, per ridurre il rischio di parto pretermine», ha detto l’autrice dello studio Lauren A. ISE, ScD, professore associato di epidemiologia presso la Boston University School.
fonte: www.lastampa.it