La scarlattina è causata da un batterio che si trasmette per contatto diretto. E’ frequente soprattutto tra i bambini dai 3 ai 7 anni e si manifesta con epidemie specialmente nei mesi invernali e primaverili. Il periodo di incubazione va dai 3 ai 5 giorni, mentre la contagiosità si riduce già dopo pochi giorni di cura antibiotica per poi annullarsi del tutto dopo una decina di giorni.
Ma come si riconosce che è scarlattina? La comparsa dei sintomi è improvvisa, il bambino accusa male alla testa, male alla gola e ha la febbre che nel secondo giorno si alza notevolmente fino ad arrivare ai 39-40 gradi.
Questi segnali precedono solitamente di dodici-ventiquattro ore l’esantema che si manifesta con delle macchioline rosse scarlatte rilevate, grandi quanto una capocchia di spillo, che se vengono spremute diventano bianche. Le macchie punteggiano il volto e il tronco e più fittamente il collo, le ascelle e l’inguine. Le tonsille in genere sono arrossate, ingrossate e ricoperte da delle picchiettature biancastre. Passati un paio di giorni anche la lingua è arrossata e assume un aspetto caratteristico a fragola.
Con la scarlattina il bambino deve stare il più possibile a letto, a riposo. Se ha i brividi bisogna coprirlo finchè non compare la febbre, poi può essere lasciato con un pigiamino leggero. Il bambino deve bere molta acqua e se vuole mangiare cercate di fargli seguire una dieta leggera preferibilmente a base di cibi liquidi: brodini, passati di verdura, succhi di frutta…
Se in famiglia ci sono altri bambini evitate che vengano in contatto con il fratellino ammalato nei primi 4-5 giorni di infezione, perchè in questi giorni la contagiosità è al massimo.
Ma come si cura la scarlattina? La scarlattina viene debellata con un trattamento antibiotico che di solito nell’arco delle 48 ore fa scomparire la febbre al bambino.
L’eruzione cutanea continua ancora per qualche giorno quindi la pelle del corpo, in particolare quella delle mani e della pianta dei piedi si desquama.
Il bambino potrà riprendere la scuola dopo circa 7 giorni dall’inizio della terapia antibiotica.