Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali ha annunciato il lancio del Programma comunitario “Frutta nelle scuole”, promosso dal Ministero, in collaborazione con le Regioni, le Province Autonome, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
Infatti si è cominciato lunedì 8 marzo con la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli nelle scuole primarie delle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, nelle Province Autonome di Trento e Bolzano, in Liguria, Toscana, Lazio, Sardegna e Umbria. Poi dal 15 marzo, il programma si è esteso a tutte le altre regioni.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di favorire la diffusione di una alimentazione sana e corretta tra bambini e ragazzi. Il tutto“ci aiuta a formare adulti consapevoli che riconoscono il valore di uno stile di vita, anche alimentare, improntato alla qualità e alla salubrità. Insomma, a ricreazione meglio una mela o una pera dei nostri contadini che uno di quegli snack pieni di coloranti e calorie che fanno ingrassare” queste le parole che ha detto il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia. Secondo sempre al Ministro, educare al buon cibo e a uno stile di vita sano “è il modo migliore per combattere malattie come obesità e diabete, senza contare l’aiuto che diamo ai nostri agricoltori promuovendo il consumo di frutta e verdura”.
Per questo programma verranno distribuiti agli alunni delle scuole primarie prodotti di territorio stagionali quali mele, pere, arance, kiwi, fragole, carote, pomodorini, sedani, e di qualità (I.G.P., D.O.P., Biologici e da produzione integrata) per oltre 27.000 quintali di prodotto in oltre 5.000 scuole. Nel programma sono previste delle iniziative per realizzare delle visite a fattorie didattiche e orti scolastici.
Carole 16 Marzo 2010 il 11:02
Ciao a tutti, devo dire che a Padova, sarà almeno il quarto anno che propongono questa iniziativa, almeno nelle scuole medie. Comunque trovo che sia proprio un “programma” intelligente ed educativo per i ragazzi e indirettamente anche per le famiglie.