Tempi duri per l’Happy Meal in California. Nella Contea di Santa Clara, infatti, il consiglio dei supervisori ha votato per la messa al bando dei giocattoli che spesso accompagnano le porzioni per bambini di piatti fast food, se questi ultimi non rispettano determinati standard nutrizionali. Ne dà notizia il ‘New York Times’, spiegando che i criteri sono basati sulle raccomandazione dell’Institute of Medicine. Le nuove regole riguarderanno tutti i ristoranti fast food della zona, “con l’intento – spiega il presidente del gruppo, Ken Yeager – di eliminare l’incentivo a scegliere cibi grassi e super-dolci“.
NIENTE GIOCHI NEI JUNK-FOOD
“Quello che stiamo cercando di fare – dice Yeager, che non ha figli – è scindere il binomio cibi spazzatura-giocattoli“. Secondo il presidente, infatti, i bambini scelgono il loro pranzo in base al gadget che contiene. “Perché un bambino dovrebbe volere un panino con le patatine fritte?“, si chiede Yeager. “E’ il gioco che vuole“.
NON E’ IL GIOCATTOLO A RENDERE IL BIMBO OBESO
La legge, prima del genere negli States, permetterà ai ristoranti di restituire i giochi ‘allegati’ ai baby-menù, se questi ultimi contengono troppi grassi, sale, zuccheri o calorie. “Un’ordinanza che non è diretta contro i giocattoli“, assicura Yeager. “Questi ultimi non rendono i bambini obesi“.
Il problema dei chili di troppo nella zona è reale. Un bambino di Santa Clara su quattro è obeso, in una nazione in cui due terzi degli ‘over 20’ anni sono afflitti dai chili di troppo. La nuova legge entrerà in vigore a Santa Clara questa estate, dopo un voto finale atteso per maggio. Ma già suscita la perplessità dei produttori di alimenti fast food. Walt Riker, un portavoce di McDonald’s, si è detto deluso dall’iniziativa, aggiungendo che “i nostri Happy Meal forniscono molti degli importanti elementi nutrizionali di cui i bambini hanno bisogno“.