”Un bambino si può avere con i dolci o con la macchina. Però io non cerco solo sesso ma solo la possibilità di parlare con lui di cose molto delicate”. Questo è solo un esempio del contenuto dei blog di due movimenti pedofili scoperti in Brasile e in Portogallo dall’associazione Meter di don Fortunato Di Noto. I portali trovati dall’associazione, che contano decine di aderenti, sono stati denunciati alla polizia dei due Paesi. Nei siti si fanno domande e si offrono risposte su tutto il mondo pedofilo, indicando anche le strategie di adescamento e le testimonianze di quelli che si autodefiniscono ‘boy lover’ (amanti dei bambini) e rivendicano diritti per se stessi.
LA PEDOFILIA ON LINE
“La pedofilia è un Crimine e uccide i bambini, ma non fa notizia – fa sapere l’Associazione Meter in un comunicato stampa -. E tutto questo Accade nell’indifferenza generale, mentre i pedofili si specializzano e trovano un proprio spazio “tranquillo” all’interno dei social network più trendy del momento. Una vera e propria emergenza sotto gli occhi di tutti. È successo in particolare nel 2009, come dimostrano i dati della Relazione 2009 prodotta dall’Associazione Meter“.
I dati forniti dall’associazione contano infatti 51.290 siti segnalati in sei anni, 560 segnalazioni ricevute dalla hotline Meter e 2.668 chiamate al numero verde nazionale, oltre a 824 casi presso il Centro di ascolto e accoglienza dell’Associazione.
IL MONITORAGGIO ON-LINE
Associazione Meter svolge un’attività di monitoraggio on-line, 24 ore su 24, svolto in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni e con il Centro Nazionale di contrasto contro la pedofilia e la pedopornografia on-line (CNCPO) e con le varie Polizie estere. Questa collaborazione consente un’azione comune di contrasto della pedopornografia on-line, non solo a scopo repressivo, ma anche preventivo ed educativo. Secondo i dati forniti dall’associazione, il 30% circa delle segnalazioni inserite nella Blaklist della Polizia postale sono della Meter.
I SITI PEDO-PORNOGRAFICI
Come emerge dall’analisi delle segnalazioni, gli Stati Uniti sono in testa all’entità delle segnalazioni con il 23% del totale, tallonati Dalla Russia una quota del 22%. Al terzo posto l’Europa, che si attesta – nel complesso – al 15%. Questo basta uno sfatare il mito dei Paesi del “turismo pedofilo on-line”, un tempo tradizionalmente indicati nel sudest asiatico. Anche nella “civile” Europa è dunque possibile smerciare e produrre “filmetti” sullo stupro di bambini da pochi giorni a 12 anni.
Per ulteriori informazioni sulle attività svolte dall’Associazione Meter, è possibile consultare il sito internet http://www.associazionemeter.org/.