In vacanza con il bimbo: come non trasformare un periodo di relax in un inferno

di Redazione Commenta

Ci siamo. Le tanto agognate ferie stanno per arrivare, e i neogenitori di solito cominciano ad avere il panico della partenza. La sua prima vacanza al mare, in montagna, sul lago o in collina? Per lui va tutto bene, purchè la mamma gli stia vicino, magari a tempo pieno. Sia i genitori che il bambino, dopo i primi bellissimi ma faticosi mesi, hanno bisogno di tranquillità. Il primo requisito per avere la probabilità di fare una bella vacanza è scegliere un luogo poco rumoroso e tranquillo.

NON CAMBIATE ABITUDINI
Se il bambino cresce bene, non c’è alcuna ragione per andare in montagna se prima della sua nascita andavate sempre al mare o viceversa. D’accordo le esigenze del piccolino, ma la sua prima e vera esigenza è quella di avere accanto a sé dei genitori contenti, capaci di trasmettergli sentimenti positivi. La pediatria attuale, a differenza di quanto avveniva fino a poco tempo fa, non sconsiglia più di portare i bambini al mare prima dei due anni di età. Anche un lattante può andare in una località marina, purché vengano rispettate alcune norme: in spiaggia solo nelle prime ore del mattino e verso sera.

IL BEBE’ IN SPIAGGIA
E se del cappellino per proteggerlo dal sole il bambino non ne vuole proprio sapere? Bagnategli almeno i capelli. Il mare è poi particolarmente indicato se il piccolo ha tendenza al rachitismo, al linfatismo o soffre di tonsilliti.

IL BEBE’ IN MONTAGNA
Per quanto riguarda la montagna, l’ideale, per il primo anno di vita, sono le medie altitudini, tra gli 800 e i 1000 metri. Il soggiorno montano è invece adatto se il bambino è un po’ anemico e ha scarso appetito.

ALTRI LUOGHI
La campagna, il lago o la collina vanno invece bene per tutti.

Una raccomandazione, qualsiasi sia la vostra scelta: fate in modo di rimanere nella stessa località per almeno 15 giorni. Il bambino ha bisogno di tempo per acclimatarsi e trarne beneficio.

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