Sembra incredibile, ma il dolore del bambino viene spesso sottovalutato. Anche da molti medici: esiste infatti una tendenza generalizzata a pensare che il bimbo possa sopportare meglio dell’adulto il dolore, cosa che però non è affatto vera. Lo dice all’Adnkronos Salute Riccardo Riccardi, responsabile dell’Unità operativa di Oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma, che insieme al Dipartimento di Scienze pediatriche medico chirurgiche e di Neuroscienze dello sviluppo, diretto da Costantino Romagnoli, ha promosso oggi il convegno “Dolore e cure palliative in oncologia pediatrica”, in corso al Policlinico.
IL DOLORE NEI BIMBI
Un convegno simboleggiato dall’immagine dello ‘Spinario’, una scultura ellenistica che raffigura un giovinetto seduto, mentre con le gambe accavallate si sporge per togliersi una spina dalla pianta del piede. “Ecco, vorremo trasformare il dolore dei bimbi nel fastidio causato da una spina“, dice con un sorriso Riccardi. Recentemente sono state introdotte nuove norme in pediatria che facilitano il trattamento del dolore, fino al ricorso anche agli oppiacei. “Noi abbiamo pensato di tradurre le indicazioni ‘chiave’ per spegnere il dolore dei bambini in un ‘decalogo’ semplice, comprensibile e di facile applicazione. Un modo – aggiunge Riccardi – di diffondere la cultura della lotta alla sofferenza dei piccoli“.
LE CURE PEDIATRICHE IN CASO DI GRAVI PATOLOGIE
Proprio le recenti modifiche legislative sulle cure palliative pediatriche e la situazione dei piccoli pazienti con gravi patologie “ci hanno spinto a voler sottolineare l’importanza della rilevazione e del trattamento del dolore come parte integrante dell’iter diagnostico e terapeutico in pediatria – dice il medico – e a fornire a operatori sanitari, pediatri e infermieri i metodi di valutazione e terapia del dolore pediatrico. Il tutto attraverso la presentazione di un decalogo, che sinteticamente enuncia gli aspetti del problema e sviluppato in modo da offrire una facile consultazione ai diversi operatori del campo pediatrico“.
L’APPROCCIO TERAPEUTICO DEL DOLORE DEI BAMBINI
“Si tratta – aggiunge l’oncologo pediatra del Gemelli – di brevi note, elaborate con l’obiettivo di sintetizzare le conoscenze mediche e l’approccio terapeutico del dolore dei bambini. Ciascuno dei punti elencati – precisa – dà delle indicazioni, comprovate da pubblicazioni internazionali, sull’atteggiamento e il rapporto del medico rispetto al dolore e sull’importanza di operare un intervento condiviso nel caso del dolore pediatrico, sia per quanto riguarda la sua valutazione, che per le terapie da mettere rapidamente in atto“.
DIECI COSE DA RICORDARE
Ecco il decalogo:
1) Il dolore severo, non trattato, può causare danni fisici e psicologici.
2) Il livello del dolore di un bambino è un segno vitale essenziale e, come tale, deve essere regolarmente rilevato e registrato in cartella clinica.
3) I neonati avvertono il dolore sin dalla nascita e già durante la vita intrauterina.
4) I bambini avvertono il dolore in maniera più intensa rispetto agli adulti, per immaturità dei centri di integrazione spinale e centrale.
5) I bambini non si abituano al dolore, né lo tollerano meglio degli adulti.
E ancora:
6) A tutt’oggi, però, il dolore in età pediatrica è sottostimato e sottotrattato.
7) Il dolore va valutato utilizzando scale specifiche per l’età pediatrica, che consentono, anche, di verificare l’efficacia della terapia analgesica.
8) La terapia del dolore deve basarsi sull’utilizzo di tutti i farmaci analgesici, tra cui rivestono un ruolo fondamentale gli oppioidi.
9) La terapia analgesica deve essere impostata secondo la Scala di gravità dell’Organizzazione mondiale della sanità, sia per trattare efficacemente il dolore che per limitare gli effetti collaterali dei farmaci.
10) I farmaci analgesici devono essere utilizzati a orario fisso, a dosi appropriate, secondo la scala di gravità dell’Oms e utilizzando, all’inizio, un solo farmaco ed una sola via di somministrazione.
NUOVE TECNICHE
“In età pediatrica – ricorda infine l’esperto – è possibile utilizzare nuove tecniche per la terapia del dolore, quali la patient controlled analgesia (Pca) e i cerotti trans-dermici, efficaci soprattutto nel dolore cronico e post-operatorio“.