Un cucchiaio da tavola per dosare lo sciroppo: un classico per le mamme e i papà di tutto il mondo, intenti a curare tosse e malesseri dei propri bambini. Ma uno studio pubblicato sulla rivista ‘International Journal of Clinical Practice’ mette in guardia i genitori: utilizzando un cucchiaio grande si può arrivare a somministrare il 192% in più di farmaco rispetto a un cucchiaino da tè e fino al 100% in più rispetto a un cucchiaino da tavola. Il rischio è dunque di eccedere nella quantità di medicinale o, al contrario, di darne al piccolo troppo poco.
IL CUCCHIAIO, UN MISURA TROPPO VARIABILE
Il problema – dicono gli esperti dell’Alfa Institute of Biomedical Sciences di Atene, Grecia – è che i cucchiai differiscono molto nelle dimensioni a seconda del servizio utilizzato e del tipo di posata scelta: quella da minestra può arrivare a contenere il triplo del cibo rispetto a quella da tè. Gli studiosi lo hanno verificato entrando nelle case di 25 famiglie greche e ‘misurando’ i cucchiai. Ne è risultato che alcune mamme arrivano a possedere in casa oltre sei diversi tipi di posate.
LA SOLUZIONE
Dopo aver chiesto alle volontarie di dosare 5 ml di un liquido con un cucchiaio, inoltre, gli autori dell’indagine hanno verificato che solo una su 25 ha ‘azzeccato’ la quantità, mentre tutte le altre hanno versato poco o troppo prodotto proprio a causa delle diverse dimensioni dei cucchiai utilizzati. Il suggerimento è dunque di sostituire i cucchiai con siringhe che consentano di dosare i liquidi da somministrare ai bambini.