Fra le varie adozioni a distanza possibili questa e’ di sicuro la piu’ originale: grazie a un’iniziativa della Casa del Sollievo della Sofferenza e dell’Associazione Neurothon sara’ possibile ‘adottare’ le cellule staminali cerebrali necessarie per una sperimentazione sui pazienti di una cura per le malattie degenerative. Il progetto nasce da un’idea di Angelo Vescovi, genetista e direttore scientifico dell’ospedale fondato nel 1956 da Padre Pio. Le cellule saranno prodotte dalla cell factory dell’ospedale di Terni, che ha ottenuto da poco dall’Aifa la certificazione necessaria.
Le sperimentazioni con le cellule staminali
Manca ora l’autorizzazione finale dell’Istituto Superiore di Sanita’ per iniziare le prime sperimentazioni sull’uomo, sulla Sla e sul morbo di Tay-Sachs, che verranno effettuate entro il 2011 nella struttura pugliese: “Tutto e’ pronto per iniziare le cure sui malati – ha spiegato Vescovi in occasione della presentazione del bilancio di missione della Casa della Sofferenza – ma servono i fondi. In Usa una azienda privata ha destinato 40 milioni di euro a un test analogo, noi al momento abbiamo poco piu’ di 1 milione e 200mila euro per la produzione delle cellule“.
La campagna con protagonista Raoul Bova
La campagna verra’ supportata dal sito www.adottaunacellula.it e da uno spot in 3D, con protagonista Raul Bova, che verra’ proiettato nei cinema prima dei film. “Sono molto contento che la Casa della Sofferenza abbia aderito a promuovere una ricerca innovativa – ha affermato Enrico Garaci, presidente dell’Iss – spero che sia un modello per altre istituzioni religiose per coniugare scienza e fede“.