Il bullismo perde terreno tra gli adolescenti italiani anche se cresce la percentuale di chi considera ‘fifone o spia’ quelli che denunciano di essere vittima di atti di bullismo o, peggio, di chi considera il bullo ‘un tipo in gamba’. Mentre la famiglia perde sempre più autorevolezza, secondo la fotografia scattata dalla Società italiana di pediatria (Sip) nella ricerca patrocinata dal ministero della Gioventù presentata al Convegno ‘la Società degli adolescenti’, il 2 dicembre a Salsomaggiore.
Famiglie deboli e senza regole
Si conferma la ‘debolezza’ del nucleo familiare: l’influenza dei genitori su molte decisioni che riguardano la vita dei figli è addirittura minore di quella che gli stessi adolescenti considerano ragionevole. I ragazzi, infatti, ritengono che i genitori dovrebbero influire di più sul look, sullo sport da praticare, sulla scuola da frequentare e sulla scelta del ragazzo. Solo per le abitudini alimentari e il tempo libero l’influenza di mamma e papà è superiore a quella che gli adolescenti ritengono giusta. E cresce, passando dal 9,5% al 13,6% con una punta del 23,7% al Sud, la percentuale di chi considera ‘troppo poche’ le regole che i genitori danno.
Adolescenti senza modelli e punti di riferimento
Infine diminuisce in modo abbastanza generalizzato, rispetto agli scorsi anni, la fiducia dei ragazzi nei confronti di figure ‘istituzionali’ come forze dell’ordine, insegnanti, medici, magistrati, uomini politici (ultimi della classifica). Da segnalare un forte calo della fiducia nei preti (-30% rispetto al 2009) evidentemente condizionato dalle vicende sulla pedofilia di cui si è parlato molto nel corso dell’anno. L’unica figura verso cui la fiducia segna un lieve aumento è quella dei giornalisti (dal 9,7% al 10,9%).