Se i figli hanno cattive abitudini a tavola non sempre è colpa dei genitori. I comportamenti alimentari di mamma e papà, infatti, influenzano poco quelli dei figli, ‘plasmati’ più da altri fattori, come i gusti degli amici o i cibi serviti alla mensa scolastica. A sfatare una convinzione assai radicata è uno studio americano pubblicato sul ‘Journal Epidemiol Community Health’, che ha indagato sulla formazione del gusto dei ragazzi, con l’obiettivo di individuare misure in grado di orientare a un’alimentazione più sana. L’equipe di Youfa Wang, dell’università John Hopkins (Maryland, Usa), ha analizzato tutti gli studi pubblicati su questo tema dal 1980 al 2009, approfondendo il lavoro sulle 39 ricerche considerate più complete. Sono state quindi valutate le correlazioni tra le coppie genitori-figli e successivamente le singole relazioni (madre-figlia, padre-figlio eccetera), oltre che le influenze culturali nelle diverse aree del mondo e l’evoluzione attraverso gli anni.
La famiglia come punto di riferimento?
I risultati della metanalisi hanno, a sorpresa, smentito l’idea che la famiglia è il principale punto di riferimento dei ragazzi. A determinare il loro gusto, invece, sono diversi fattori: la scuola, gli amici, i cibi locali, persino le politiche alimentari dei governi e quelle che regolano le scelte delle mense scolastiche.
Cattive abitudini a tavola: non sempre è colpa dei genitori
di 27 Dicembre 2010Commenta