Molto prima della nascita di Gesù e molto prima dell’arrivo del Dio padre come unico dio, in una terra che oggi si chiama Europa, in un paese che oggi si chiama Grecia, degli esseri umani chiamati Apollodoro, Omero e Apollonio Rodio, narravano a bambini, ragazzi e adulti, la storia di come era nato il mondo.
All’inizio di tutte le cose la Madre Terra emerse dal caos e generò suo figlio Urano.
Urano andò a vivere sulle montagne e da lì guardava la Dea e un giorno in lui nacque l’amore, un amore forte e profondo che lo spinse a far piovere e la pioggia da lui prodotta bagnò la Madre Terra e penetrò in lei, anche negli anfratti più remoti. E la pioggia bagnò a lungo la Madre Terra e formò i fiumi, i laghi e gli oceani e tutti i bacini d’acqua, e generò l’erba, gli alberi, i fiori, ma anche gli animali che camminano sulla Terra e quelli che nuotano nei mari e nei fiumi e nei laghi, e gli uccelli che volano nel cielo.
I Giganti dalle cento braccia
Dall’unione di Urano e della Terra nacquero anche i primi figli della Dea che più somigliano agli esseri umani come siamo noi oggi: i giganti dalle cento braccia, che si chiamavano Briareo, Gige e Cotto; e i giganti da un occhio solo che erano molto forti e feroci e costruivano mura ed erano anche dei fabbri, e tutti li chiamavano Ciclopi.
I Ciclopi
I Ciclopi abitarono la Tracia, poi Creta e dopo la Licia ed alcuni di loro vivevano in Sicilia dove Ulisse li incontrò nel suo peregrinare in cerca della via di casa. I Ciclopi che vivevano in Sicilia si chiamavano Bronte, Sterope e Arge e le loro ombre vagano ancora nelle caverne del vulcano Etna da quando furono uccisi da Apollo per vendicare la morte di Asclepio.
Gli esseri umani
Dopo i giganti vennero gli esseri umani come siamo noi oggi, gli ultimi figli della Dea Madre.
Questo narravano gli umani vissuti tanto tempo fa, tanto tempo prima di Gesù, questo narravano gli umani chiamati Apollodoro, Omero e Apollonio Rodio e quello che narravano lo avevano appreso dai loro antenati che a loro volta lo avevano appreso da chi era vissuto sulla Terra prima di loro.
Fonti:
I Miti Greci raccontati da Flavia Wolfrider
I Miti Greci, varie edizioni
Robert Graves: “I Miti Greci”
mina 9 Dicembre 2010 il 18:39
che bello questo racconto