Diana era anche la Signora della Luna e proteggeva le fattorie e la semina con la forza delle fasi lunari e garantiva un raccolto sano e abbondante ed era la protettrice delle partorienti sia umane che animali, e anche sotto questo aspetto assicurava fertilità e nutrimento alla Terra e agli esseri umani e agli animali tutti.
Nel sacro bosco di Nemi il compagno della Dea Diana non veniva chiamato Silvano, ma Viribio ed aveva il titolo di Re del Sacro Bosco di Nemi.
Diana e Viribio si univano ogni anno in un nodo d’amore nel sacro bosco di Nemi, dopo essersi corteggiati a lungo in quei luoghi selvaggi, e si univano nell’estasi d’amore non al riparo delle mura del santuario della Dea, ma tra gli alberi, in una radura del bosco illuminata dalla luna piena.
L’unione di Diana e di Viribio avveniva in un giorno preciso dell’anno, quando il sole tornava a scaldare la terra, e le notti erano più tiepide e annunciavano l’arrivo dell’estate.
Diana e Viribio
Mentre Diana e Viribio si univano nel sacro bosco di Nemi, contemporaneamente veniva celebrata una cerimonia e la sacerdotessa della Dea Diana si univa al candidato consorte, il Viribio di quell’anno preciso, e i bambini che nascevano dalla loro unione erano destinati a ricoprire cariche importanti nella società di allora, come rappresentanti del mondo sacro o di quello profano.
Nel sacro bosco di Nemi si svolgeva un rituale d’amore, di pace, di fecondità e di vita, che nulla ha a che vedere con i sabba violenti, cruenti e malvagi compiuti dai seguaci del Satana dei cristiani, che a quel tempo ancora non esisteva e non inquinava le menti degli esseri umani con pensieri di malvagità pura.
Fonti: Racconti di un Altro Tempo di Flavia Wolfrider