Il Natale è oggi la festa più amata dai bambini in tutto il mondo perché in questo periodo ricevono molti doni e possono divertirsi in famiglia in lunghi giorni di festa e mangiare tutti i dolci che vogliono. Oggi i doni che ricevono i bambini li porta “Babbo Natale”, ma anticamente i bambini conoscevano altre storie riguardo a chi portava loro i doni. Nell’antica Roma, per esempio, i doni natalizi erano portati ai bambini dai Lares Familiares in occasione delle feste di Sigillaria che si svolgevano nell’ambito dei Saturnalia.
Il 25 dicembre del 274 in una festa chiamata “Dies Natalis Sol Invictus” (Giorno della nascita del Sole Invitto), l’imperatore Aureliano consacrò il tempio del Sol Invictus riunendo in uno tutti i culti solstiziali e assimilando i Saturnalia alla nuova festa.
Sol Invictus
Costantino era devoto al Sol Invictus ed essendo anche il Pontefice Massimo di Roma oltre che imperatore, con un decreto del 7 marzo del 321, stabilì che il primo giorno della settimana fosse il giorno del sole e che quel particolare giorno doveva essere dedicato al riposo. Una volta divenuto cristiano, nel 330 Era Corrente, Costantino ufficializzò la festa della nascita di Gesù che fece coincidere con la festa del Sol Invictus, considerando Gesù Cristo come il Sole Invitto che rinasce per portare la luce al mondo. Fu infine Papa Giulio I ad ufficializzare la data della nascita di Gesù nel giorno del Sol Invictus, il 25 dicembre in occasione del Solstizio d’Inverno, e il “dies solis” (giorno del sole) divenne il “dies dominicus” (giorno del signore).
Senza nulla togliere al simpatico Babbo Natale bisognerebbe raccontare ai bambini le tante storie sul Natale dalle sue origini ad oggi.