Quando, quella bella sera d’estate, Pippi varcò la soglia di Villa Villacolle, Tommy e Annika non si trovavano in casa, erano andati a passare una settimana dalla nonna: Perciò non sospettavano nemmeno lontanamente che qualcuno fosse venuto a vivere nella villa accanto e, mentre il primo giorno del loro ritorno a casa se ne stavano come al solito a fissare tristemente la strada attraverso le sbarre del cancello, non immaginavano che ci fosse, così vicino, una nuova compagna di giochi. Mentre pensavano a cosa fare e se si poteva sperare di divertirsi quel giorno, o se sarebbe stata una di quelle giornate disgraziate in cui non s’inventa nulla, proprio allora il cancello di Villa Villacolle si aprì e ne uscì una bambina. Era la più curiosa bambina che mai Tommy e Annika avessero visto: era Pippi Calzelunghe che iniziava la sua passeggiata mattutina.
I suoi capelli color carota erano stretti in due treccine, ritte in fuori. Il naso pareva una patatina ed era tutto spruzzato di lentiggini.Sotto il naso si apriva una bocca decisamente grande, con due file di denti bianchissimi e forti.
Era una scimmietta da circo
Il suo vestito era originalissimo, Pippi se l’ era cucito da sola.
Veramente la sua idea sarebbe stata farlo blu, ma poi, non bastandole la stoffa, ci aveva applicato qua e là delle toppe rosse. Un paio di calze lunghe, una marrone, l’altra nera, le copriva le gambe magre. E non bisogna dimenticare le sue scarpe nere, lunghe esattamente il doppio dei piedi. Le scarpe gliele aveva comperate il suo papà nel Sud America, grandi così perché i piedi di Pippi potessero crescervi a loro agio, e lei non ne aveva mai volute altre.
Ma ciò che fece proprio sbalordire Tommy e Annika fu la scimmia, che sedeva tranquillamente su una spalla della bambina sconosciuta. Era una scimmietta da circo che indossava pantaloni blu e una giacca gialla, e portava in testa una paglietta bianca.
Fonti: Astrid Lindgren, “Pippi Calzelunghe”.