Dragon Ball GT è l’ultimo filone narrativo della serie di manga e anime Dragon Ball, in cui Goku ha raggiunto l’età di circa 56 anni. Essa ha inizio al ritorno di Goku dall’allenamento con Ub, reincarnazione del Majin Bu originale, con cui era partito alla fine della serie Z.
GT sta probabilmente per “Grand (o Galaxy) Tour”, in riferimento al viaggio nell’universo alla ricerca delle sfere secondo gli avvenimenti che accadono all’inizio della serie, per i quali viene trasformato in un bambino.
Non esiste il manga di questa storia, in quanto creata appositamente per la televisione, con una serie che vede protagonisti, oltre a Goku, sua nipote Pan e Trunks, che lo accompagnano nel suo viaggio nello spazio.
Dragon Ball GT
La produzione è ancora una volta affidata alla Toei Animation e allo Studio Bird di Toriyama. A contraddistinguere questa serie dalle prime, è sicuramente il cambio dei produttori e dello staff dei disegnatori, si notano chiaramente le differenze nello stile del disegno, nei colori molto sgargianti e nello stile delle musiche. Alla regia c’è Osamu Kasai, la sceneggiatura è affidata ad Aya Matsu e Jun Maekawa, mentre il Design dei personaggi a Katsuhiro Nakatsuru.
A comporre le colonne sonore c’è Akihito Tokunaga al posto del celebre Shunsuke Kikuchi che si è occupato delle musiche nelle prime due serie. Nonostante Akira Toriyama non abbia creato la serie GT, ha comunque collaborato alla realizzazione della serie animata: le lettere GT, il robottino Gill e la navicella spaziale, la trasformazione in Super Saiyan 4 di Goku, il character design originale e gran parte delle ambientazioni sono stati disegnati da lui in persona. Sono stati pubblicati anche degli storyboard di Dragon Ball GT, arrivati anche nelle edicole italiane da parte della Star Comics.
Durante la produzione prima dell’inizio della trasmissione, il personaggio di Gill era ancora senza nome e allora Toriyama gli affibbiò il nomignolo Ojama Robot (Robot che disturba).
Gli episodi
Sono stati prodotti 64 episodi trasmessi regolarmente in patria poco dopo la conclusione di Dragon Ball Z, su Fuji TV a partire dal 7 febbraio 1996 e finito il 19 novembre 1997.
In Italia è partito subito dopo la conclusione di Dragon Ball Z nel 2001 con cadenza giornaliera sul canale Italia 1 dal lunedì al venerdì con le prime due saghe composte in totale da 47 episodi, è andato in onda per due mesi per poi essere interrotto per le vacanze estive.
La trasmissione di Dragon Ball GT riprese a fine estate nell’agosto 2001 dall’inizio con due episodi a settimana fino a trasmettere gli ultimi 17 episodi in prima visione concludendolo definitivamente.
La versione italiana di Dragon Ball GT trasmessa su Italia 1 presenta oltre il cambio delle sigle, il solito doppiaggio moderato per quanto riguarda la traduzione dei dialoghi come nelle precedenti serie le parole come morire, uccidere e ammazzare sono sostituite da sinonimi come fare fuori, distruggere e spedire all’altro mondo.
Come nelle precedenti serie, sono stati rimossi nomi e riferimenti alla cucina e alla cultura nipponica.
Non ci sono invece censure video, fatta eccezione per la rimozione degli Eye Catch. I nomi dei personaggi sono quasi tutti originali, fatta eccezione per Valese la ragazza di Goten (che in originale si chiama Palace) e i personaggi a cui è stato cambiato il nome nella prima serie come Piccolo diventato Junior.
Anche le tecniche hanno ricevuto traduzioni approssimative o distaccate e addirittura spesso cambiate durante l’arco degli episodi. Ad esempio la nuova tecnica di Vegeta, il Final Shine Attack è stato tradotto in diversi modi: Raggio Lucente Finale, Attacco Finale e Lampo Finale.
La sigla italiana Dragon Ball GT – it’s you and me cantata da Giorgio Vanni ha sostituito le opening e le ending originali.
Saga di Baby
A causa di un desiderio sbagliato di Pilaf, che evoca un nuovo drago con delle nuove sfere del drago con le stelline nere, Goku torna bambino e le sfere si spargono in tutto l’universo. Ma i problemi non finiscono qui: secondo Re Kaioh, se le sfere non verranno radunate entro un anno dal desiderio la Terra esploderà: così Goku, Goten e Trunks decidono di partire alla loro ricerca, ma Pan prende il posto di Goten e accompagna Goku e Trunks. I tre partono per lo spazio alla ricerca delle sfere del drago. Dopo varie peripezie nell’universo il trio raduna tutte le sfere e incontra un nuovo amico: il robottino Gill. Quando Goku & co. fanno ritorno a casa trovano una brutta sorpresa: Baby, un nemico appartenente alla razza Tsufuru incontrato durante il viaggio, è arrivato sulla Terra e ha preso possesso del corpo di Vegeta. Solo trasformandosi in Super Saiyan IV, grazie alla trasformazione in scimmione d’oro, Goku riuscirà a sconfiggerlo.
Saga di Super C-17
Nell’inferno il Dr. Gelo e il Dr. Myuu (lo scienziato che si è preso cura della creazione di Baby) aprono uno squarcio tra il mondo degli inferi e il mondo dei vivi e creano una copia artificiale di C-17 che fondendosi con quello della Terra da vita a Super C-17. Goten, Trunks, Pan, Ub, Gohan e Vegeta sconfiggono tutti i vecchi nemici che erano scesi dal varco ma non possono nulla contro il cyborg. Goku, con il Pugno del Drago, riesce a distruggere Super 17 grazie all’aiuto di C-18, infuriata per l’uccisione del marito Crilin da parte del fratello.
Saga dei draghi malvagi
Rievocando Shenron compare un drago blu che poi si divide in sette dragoni malvagi, questo dovuto ai troppi desideri espressi nel tempo. Goku e Pan sconfiggono i primi quattro draghi con poca difficoltà, a differenza del quinto e sesto drago Suu Shenron (che si rivela buono) e San Shenron che tengono testa a Goku Super Saiyan di quarto livello. Alla fine fa la sua apparizione Li Shenron, il più potente dei sette draghi, che sconfigge perfino Goku e Vegeta Ssj4 (anche Vegeta raggiunge il quarto livello grazie un dispositivo creato da Bulma). L’unico a superare in potenza il drago è Gogeta Ssj4: il risultato della fusione tra i due potenti Saiyan. Finita la fusione Vegeta cerca di proteggere Goku, ma gli viene perforata una spalla dal drago malvagio; Goku usa l’ultima carta: la sfera Genkidama, però, data la potenza di Li Shenron, il Saiyan raccoglie l’energia degli abitanti dell’intero universo disintegrando finalmente il drago. Poco dopo, appare il drago Shenron originale che, dopo aver resuscitato Crilin, prende con se Goku e fugge nel cielo, fondendosi con esso. Vi è poi un flashforward che mostra i discendenti di Goku e Vegeta che combattono al torneo di arti marziali. Sempre in quel momento si scorge Son Goku adulto seguire l’incontro, si vede poi uscire dal torneo e viene mostrata una carrellata di immagini di tutte e 3 le serie accompagnate dalla sigla iniziale, alla fine si vede Goku che prende il bastone e se ne va via con la Nuvola Speedy (Kinton) ma non si sa dove andrà e cosa farà. (nella versione italiana di Mediaset questa scena è stata tagliata per far posto alla sigla di Giorgio Vanni)
Special
Come seguito di Dragon Ball GT è stato prodotto uno Special TV intitolato Goku Gaiden! Yuuki no akashi wa Suu Shinchuu letteralmente La biografia di Goku! La prova di coraggio e la sfera con 4 stelle spesso abbreviato semplicemente in Goku Gaiden, ambientato 100 anni dopo l’uccisione di Baby e riprende gli avvenimenti precedenti al Torneo Tenkaichi dell’ultimo episodio della serie. È stato trasmesso in Giappone dalla Fuji TV il 26 marzo 1997 tra l’episodio 41 ed il 42. Pan, ormai anziana, ha un nipote che è uguale a Son Goku, da questo il nome Goku Jr., che dovrà dimostrare che in lui c’è ancora sangue Saiyan.
In Italia
Trasmesso per la prima volta in Italia il 24 dicembre 2003 su Italia 1 col titolo Dragon Ball GT: L’ultima battaglia dopo il Dragon Ball – La saga. Edito sempre dalla Merak Film, questa è stata l’ultima volta in cui il doppiatore Paolo Torrisi (che si è anche occupato della scelte delle voci) ha prestato la voce alla versione adulta di Goku prima della sua scomparsa.
Il seguito inesistente
Dopo la conclusione di Dragon Ball GT nel 1997, iniziarono a circolare voci su un possibile seguito col nome di Dragon Ball AF di cui tuttora continuano a girare le voci, portando molti fan a creare fan fiction, fan art e addirittura doujinshi su di esso.
Il fantomatico sequel si rivelò una bufala e fu smentita dallo stesso autore. È certo che questa serie non esiste ufficialmente e non sono in programma seguiti di nessun tipo.
Dopo uno iato di quasi 11 anni, nell’ottobre 2008 è stato prodotto un nuovo film dallo staff di Dragon Ball Z intitolato Ehilà! Son Goku e i suoi amici sono tornati della durata di mezz’ora cronologicamente però ambientato prima del GT e proiettato durante il Jump Anime Super Tour tenutosi in patria.
Per festeggiare il 20º anniversario di Dragon Ball Z, nell’aprile 2009 la Toei Animation ha dato il via al remake della serie: Dragon Ball Kai che viene ora trasmesso su Fuji Tv.