Che cosa racconta la piccola primula?
«Legata agli alberi con due corde pende una lunga asse, è un altalena; due graziose fanciulle con abiti bianchi come la neve e lunghi nastri di seta verde legati tra i capelli, si dondolano; il fratello, che è più grande di loro, sta in piedi sull’altalena e si regge alla corda con il braccio, perché in una mano ha una piccola bacinella e nell’altra una cannuccia di gesso, con cui soffia le bolle di sapone. L’altalena va, e le bolle volano splendide nei loro colori cangianti; l’ultima è ancora attaccata alla cannuccia e si piega al vento; l’altalena va. Il cagnolino nero, leggero come le bolle, si solleva sulle zampe posteriori e vuol salire anche lui sull’altalena, questa vola, il cane cade, abbaia e si arrabbia; rimane con un palmo di naso le bolle scoppiano. Un’asse che dondola, un’immagine fatta di schiuma che scoppia, questa è la mia canzone!»
«Può darsi che sia bello quello che racconti, ma lo dici con una tale tristezza e non parli affatto di Kay.»
Che cosa dicono i giacinti?
Tre bellissime sorelle
«C’erano una volta tre bellissime sorelle, pallide e sottili, una vestita di rosso, un’altra di blu e la terza di bianco, danzavano tenendosi per mano vicino al tranquillo laghetto al chiaro di luna. Non erano fanciulle degli elfi, erano figlie degli uomini. C’era un profumo così dolce, e le fanciulle sparirono nel bosco. Il profumo diventò sempre più intenso, tre bare in cui giacevano le graziose fanciulle si staccarono dal fitto del bosco verso il lago; le luminose lucciole volavano tutt’intorno, come piccole deboli luci. Dormono le fanciulle danzanti, o sono morte? Il profumo dei fiori dice che sono cadaveri; la campana della sera suona per i morti.»
«Mi rendi così triste!» disse la piccola Gerda. «Hai un profumo così forte; mi fai pensare alle fanciulle morte. Ah, allora anche il piccolo Kay è ormai morto? Le rose sono state giù nella terra e dicono di no.»
Fiaba di Hans Christian Andersen