I bambini non sono tutti uguali. Sono 58 i ‘piccoli prigionieri’ in Italia, figli di madri detenute, costretti a vivere in una condizione non a misura di bambino, dove la creatività, il gioco, la fantasia sono spesso limitati dalle sbarre.
“Questo Natale – dichiara Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) – vuole essere anche un’occasione di riflessione da condividere con le istituzioni competenti per ragionare a un testo di legge che tuteli meglio l’infanzia. I bambini – prosegue Mele – non possono e non devono stare in carcere“.
I figli dei detenuti
Recenti studi dimostrano come i figli di detenuti hanno una fantasia e una creatività più limitata e questo non è accettabile, poiché sono proprio i piccoli a pagare ingiustamente il prezzo più alto, che molto spesso si trasforma in trauma per la vita e in cicatrici indelebili. “Ci auguriamo, come Federazione italiana medici pediatri – conclude Mele – che questo Natale possa essere per i piccoli detenuti un Natale diverso, che porti in dono una legge più giusta e a ‘misura di bambino’“.
Un appello per non dimenticare i bambini in carcere
di 3 Gennaio 2011Commenta