Anna dai capelli rossi è un anime prodotto dalla Nippon Animation in 50 episodi nel 1979 e trasmesso dalla Fuji TV a partire da gennaio 1979.
È l’adattamento del romanzo per ragazzi omonimo della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery, che ha attinto a piene mani dai ricordi della propria infanzia per la stesura del libro.
La serie animata fa parte del progetto World Masterpiece Theater (Sekai Meisaku Gekijo) della Nippon Animation ed è giunta in Italia nel 1980 sulle reti Rai 1 e Rai 2. Dal 2004 è stato periodicamente replicato dalle reti Mediaset.
La Nippon Animation in occasione del trentennale dell’anime, ha prodotto un prequel dal titolo Sorridi, piccola Anna trasmesso in Giappone da Fuji TV a partire da aprile 2009.
Antefatto
Siamo nella seconda metà del XIX secolo. Anna Shirley, una bambina “magra e tutta occhi”, nasce a Bolinghroke nella Nuova Scozia da Walter e Bertha Shirley, due insegnanti di liceo. Purtroppo dopo tre mesi entrambi i genitori muoiono di una malattia infettiva, ed Anna, non avendo altri parenti, viene affidata alla signora Thomas, una vicina povera e con il marito alcolizzato. La bambina vive con la famiglia Thomas fino all’età di 8 anni, accudendo ai figli della signora, fino a che il marito, addormentatosi ubriaco sui binari, muore investito da un treno. A questo punto per Anna non c’è più posto nella famiglia e viene quindi affidata alla signora Hammond, che vive con il marito e i suoi 8 figli (tra cui tre coppie di gemelli) in una misera baracca in riva al fiume. La bambina, esperta di bimbi piccoli, accudisce anche ai figli della signora Hammond, fino a che, con la morte del marito avvenuta due anni dopo, viene affidata all’orfanotrofio di Hopetown, dove rimane per cinque mesi…
Il primo anno (ep. 1-20)
Una sera di giugno, una bambina seduta sui sacchi della posta sotto la pensilina della stazione di Bright River, sta aspettando che qualcuno la passi a prendere per portarla nella sua nuova casa…
Marilla e Matthew Cuthbert, sono due anziani fratelli. Non si sono mai sposati, quindi vivono assieme in una fattoria chiamata “Tetto Verde” ad Avonlea, cittadina rurale dell’Isola di Prince Edward in Canada. Matthew sta invecchiando ed ha il cuore malato, e dal momento che non ha mai avuto figli, decide di adottare un ragazzo per avere un aiuto nel faticoso lavoro dei campi.
Per un disguido, dall’orfanotrofio al posto del ragazzo arriva Anna, fuori di se dalla gioia di aver trovato finalmente una casa e una famiglia. Matthew, uomo taciturno e misogino, ma di animo sensibile, rimane subito conquistato da questa strana bambina, che durante il tragitto in calesse dalla stazione ferroviaria a casa, lo sommerge di parole dando nomi evocativi e romantici ai luoghi che attraversavano (un viale di meli in fiore diventa ai suoi occhi estasiati il “Bianco Viale delle Delizie”, uno stagno diventa “Lago dalle Acque Splendenti”). Marilla invece, molto più pragmatica ed altera, reputando che una bambina fosse assolutamente inutile per ciò che si erano prefissati, decide di rimandare Anna all’orfanotrofio.
La bambina trascorre quindi la sua terribile prima e ultima notte al “Tetto Verde” (almeno così crede) sapendo che l’indomani sarebbe stata rispedita indietro, come un pacco indesiderato. Il giorno dopo, Anna racconterà la sua triste storia, conquistando lentamente anche il cuore della fredda Marilla, che alla fine incredibilmente, deciderà di tenere la bambina. La donna però parlerà chiaro al fratello: sarà lei e solo lei ad occuparsi dell’educazione di Anna. Matthew, che avrebbe fatto di tutto perché la bambina rimanesse a vivere con loro, accetta di buon grado questo accordo.
Anna è una bambina di 11 anni, magra, con tante lentiggini e con dei “bruttissimi capellacci rossi” che tanto la fanno soffrire. Marilla, pragmatica e sempre con i piedi per terra, nel suo nuovo ruolo di educatrice inizialmente fa molta fatica a comprendere Anna, abituata da sempre a difendersi dalle tristezze della sua vita deformando la realtà con la sua grande fantasia e i suoi sogni. Matthew apparentemente ha un carattere opposto a quello di Anna: chiuso e taciturno lui, (si esprime quasi a monosillabi), espansiva, esuberante e chiacchierona lei, ma tra i due sorgerà subito una grande affinità.
In ogni caso, lentamente Anna si inserisce nella placida vita di Avonlea e farà presto la conoscenza di Diana Barry, una ragazzina della sua stessa età, che per tutto il resto della sua vita sarà la sua più grande amica.
Con l’autunno inizia la scuola ed Anna, semianalfabeta nonostante i suoi 11 anni, viene ammessa solamente in quarta elementare. Qui fa la conoscenza di Gilbert Blythe, il ragazzo più ammirato della scuola. Questi, per farsi notare dalla ragazzina che l’ha subito molto colpito, ha la brutta idea di prenderla in giro per i suoi capelli rossi soprannominandola “Pel di Carota”. E qui si rivela un altro aspetto del carattere di Anna, risoluto e inesorabile nel suo orgoglio. Per quello scherzo stupido ma innocente, Anna non rivolgerà più la parola a Gilbert per quasi cinque anni (nonostante la reiterata richiesta di scuse del ragazzo), e questa sua inimicizia, che si trasformerà ben presto in accesa rivalità negli studi e nella vita, segnerà gli anni a venire dell’esistenza di Anna, accompagnandone la sua maturazione.
Anna è estremamente desiderosa di imparare. In breve tempo, spronata anche dal desiderio di non essere inferiore al suo compagno-rivale Gilbert, recupera la distanza che la separava dai suoi compagni (continuerà però sempre ad avere qualche problema in geometria) e a metà anno scolastico viene ammessa in quinta elementare. Alla fine dell’anno scolastico è ormai chiaro che Anna è la più intelligente della classe.
La piccola Anna ha 12 anni ed è passato un anno dal giorno che è arrivata ad Avonlea. Ormai da tempo la bambina è considerata come una figlia dai due anziani fratelli che hanno avuto la loro vita piacevolmente stravolta dal suo arrivo. Il giorno del primo anniversario Matthew porterà Anna nei luoghi che avevano attraversato in calesse un anno prima nel tragitto dalla stazione a casa, il “Bianco Viale delle Delizie”, il “Lago dalle Acque Splendenti”…
La fine dell’infanzia (ep. 21-36)
Il nuovo anno scolastico inizia male per Anna. A causa di uno stupido gioco, cade dal tetto della cucina di Diana, fratturandosi una caviglia. Marilla vuole molto bene alla bambina, ma è solo a questo punto che, vedendosela riportare a casa svenuta in braccio al padre di Diana, si rende improvvisamente conto che per lei Anna è diventata poco a poco la persona più importante del mondo. A causa della sua bravata, Anna è costretta a letto per molto tempo, inizierà la scuola quasi un mese dopo e quindi tarderà a conoscere la nuova maestra, quella Muriel Stacy che tanto influenzerà il suo futuro.
Per Natale la maestra organizza una recita. Marilla, sempre austera, inizialmente non vede di buon grado che i ragazzi “perdano tempo con queste sciocchezze”, ma la sera della recita, vedendo la sua Anna sul palco con il vestito nuovo regalatole da Matthew, rimane colpita dalla sua bravura nella recitazione e del fatto che stia diventando ormai una ragazza. I due anziani sono orgogliosi della loro bambina, e quella sera stessa, quando Anna è ormai andata a dormire, parlano per la prima volta del suo futuro e di quello che essi possono offrirle.
Intanto la rivalità nello studio con Gilbert Blythe si fa sempre più accesa e questo porta i due ragazzi a primeggiare a scuola. Anna fonda con alcune compagne di classe il “Club del Racconto”, un circolo esclusivo (non sono ammessi i ragazzi, con grande rammarico di Ruby Gillis, una sua grande amica) che ha per scopo la scrittura di racconti, che verranno poi letti e commentati da tutte le associate.
Termina anche questo anno scolastico. Durante l’estate Anna si mette in un altro brutto guaio: durante un gioco con le sue amiche (stava impersonando Elaine nel dramma “La Dama del Giglio” ), si trova da sola intrappolata su una barchetta che lentamente comincia ad affondare nelle acque del “Lago dalle Acque Splendenti”. Viene salvata dal tempestivo arrivo di Gilbert, che coglie l’occasione per chiederle scusa per l’ennesima volta. Anna ormai da tempo non è più in collera con Gilbert, anzi il risentimento si è trasformato in qualcosa che lei crede sia rivalità, ma che forse è ben altro… Purtroppo anche questa volta l’orgoglio di Anna ha il sopravvento e lei rifiuta per l’ultima volta l’offerta di pace di Gilbert, che se ne va stizzito ed offeso. Anna si pente subito del suo gesto, ma ormai è troppo tardi.
Inizia il nuovo anno scolastico ed Anna, assieme agli altri alunni tredicenni più meritevoli, riceve la proposta della maestra Muriel Stacy di frequentare un corso intensivo di preparazione agli esami di ammissione all’Accademia di Queen, la scuola superiore della cittadina di Charlottetown, dove si diplomano i maestri delle scuole elementari. Anna ha trovato finalmente uno scopo nella vita: vuole diventare come la sua adorata maestra Stacy e da quel momento si impegnerà ancora di più negli studi per riuscire ad avverare il suo sogno. E qui avrà una grande delusione: la sua inseparabile amica Diana, non troppo portata per gli studi, non parteciperà al corso intensivo. Anna a questo punto sa che prima o poi le loro vite si dovranno separare.
Anna ha ormai 14 anni e si dedica anima e corpo nello studio, preoccupando sempre di più Marilla che teme che le ore in più di scuola e le ulteriori materie che la ragazza deve studiare, vadano a scapito della sua salute. Termina l’anno scolastico e finalmente Anna potrà riposare. Chiuderà a chiave i libri in soffitta e si appresterà a passare una lunga e meravigliosa estate spensierata, l’ultima della sua fanciullezza, che sta velocemente finendo. Ormai i giochi di bambini non trovano più alcun interesse in lei e nelle sue amiche (che sono molto più interessate a parlare di ragazzi e del futuro) e quando un giorno d’autunno perfino il “Club del Racconto” verrà sciolto, Anna improvvisamente scoprirà di essere cresciuta.
L’adolescenza (ep. 37-50)
Una bambina seduta sotto la pensilina della stazione di Bright River, sta aspettando che il padre la passi a prendere per portarla a casa. Il capostazione vede la scena e con la mente va a quanto accaduto tanti anni prima.
La storia riprende dopo circa cinque mesi dagli ultimi avvenimenti, siamo in primavera e Anna compie 15 anni. Marilla ama profondamente la ragazza alta, dai grandi occhi intelligenti e un po’ pensosa in cui si è trasformata Anna, ma si chiede sempre più spesso, struggendosi di malinconia, dove sia finita quella bambina esuberante, chiacchierona e precoce che tanti anni prima aveva fatto piacevolmente irruzione nella sua vita e in quella di suo fratello Matthew.
Intanto Anna prosegue con il suo studio forsennato: ormai le sue notti sono popolate da incubi, dove lei non riesce a superare l’esame di ammissione all’Accademia, e quel che è peggio il suo rivale Gilbert si classifica al primo posto. Inoltre ha paura di deludere Matthew, che ripone una fiducia cieca nelle sue capacità. Finalmente arriva il giorno dell’esame e dopo alcune settimane vengono esposti i risultati: Anna risulterà prima tra gli studenti di tutta l’isola di Prince Edward, a pari merito con Gilbert Blythe. Inoltre tutto il gruppo di studenti preparato da Muriel Stacy ha superato l’esame ed è stato ammesso all’Accademia di Queen.
Durante l’estate Anna partecipa ad una recita di beneficenza, alla quale è invitata come rappresentante di Avonlea, grazie al brillante risultato conseguito negli esami. Quella che doveva essere una semplice recita di una poesia, si trasforma in un trionfo, con innumerevoli richieste di bis. Gilbert è tra il pubblico: egli è da sempre innamorato di Anna, nonostante lei lo eviti accuratamente, e non nasconde la sua ammirazione.
Ma ormai sta per iniziare per Anna una nuova esistenza. La sua vita spensierata ad Avonlea è finita per sempre e si deve trasferire a Charlottetown presso una pensione, lasciando Marilla e Matthew, i suoi genitori e il “Tetto Verde”, la sua casa.
Inizia quindi un nuovo anno scolastico, questa volta alle scuole superiori. Anna e Gilbert decidono di frequentare il corso intensivo, due anni in uno, per ottenere il diploma in un solo anno. Anna scopre ben presto che quell’anno sarebbe stata messa in palio una borsa di studio per l’università, offerta allo studente più brillante in letteratura inglese. Improvvisamente lo scopo della vita della ragazza cambia: il desiderio di diventare maestra come la signorina Stacy si trasforma nella ferrea volontà di proseguire gli studi, di andare all’università e di laurearsi. E qui usa coscientemente l’antica rivalità con Gilbert per poter reggere il terribile ritmo di studio che si autoimpone, sia per non farsi battere da lui e sia per poter vincere la borsa di studio. Ogni fine settimana Anna ritorna a casa, e ormai Marilla e Matthew vivono solo per quelle sue fugaci apparizioni, ma arriva l’inverno con il suo clima inclemente e soprattutto si avvicinano gli esami finali: ad un certo punto Anna è costretta ad interrompere i viaggi al “Tetto Verde” e rimane a Charlottetown sempre più immersa nello studio.
Siamo in febbraio e Matthew ha un ennesimo attacco di cuore. Ad Anna i due fratelli hanno da sempre tenuto accuratamente nascoste le precarie condizioni di salute di Matthew, la ragazza però questa volta scopre il fatto e si precipita disperata a casa per sincerarsi delle condizioni di salute del suo Matthew. Marilla sa che il fratello è gravemente malato, ma non vuole distrarre la ragazza dagli studi, che stanno diventando sempre più duri. Si darà quindi da fare per tranquillizzare Anna, che alla fine tornerà sollevata a scuola.
Arriva il momento degli esami finali. Anna ha trascorso ogni momento dell’ultimo anno sui libri e Matthew, che come sempre ha una fiducia cieca nelle capacità della ragazza, sa che lei vincerà la borsa di studio: Anna invece non ci spera ormai più anche se sa di aver fatto tutto il possibile. Alla fine è Matthew ad avere ragione nel credere in Anna, che si diplomerà con un punteggio altissimo e risulterà lo studente più brillante in letteratura inglese, vincendo l’agognata borsa di studio per l’università. Gilbert risulterà invece lo studente migliore del corso e vincerà la medaglia d’oro.
E qui Anna avrà un’altra delusione, forse maggiore di quando la sua amica del cuore Diana aveva rinunciato a frequentare le scuole superiori: infatti Gilbert, che non può permettersi l’ingente spesa dell’università, rinuncia a proseguire gli studi optando per l’insegnamento alla scuola di Avonlea. Anna è spiazzata: fino ad allora aveva usato l’antagonismo con Gilbert per riuscire a primeggiare nello studio, ce l’avrebbe fatta a continuare senza più il suo compagno-rivale di sempre?
Inizia l’estate ed una sera, l’ultima sera, Anna chiede a Matthew una cosa a cui pensa da sempre. Dopo tutto questo tempo, avrebbe forse preferito che all’orfanotrofio non si fossero sbagliati e che al “Tetto Verde” fosse arrivato il ragazzo che lui desiderava e che lo avrebbe potuto aiutare nel lavoro? Matthew rivela ad Anna che neppure una dozzina di ragazzi avrebbe potuto sostituire la sua Anna, la sua figliola, della quale lui era tanto tanto orgoglioso.
La mattina dopo Matthew morirà stroncato da un infarto mentre stava leggendo il giornale, a causa della notizia del fallimento della Banca di Avonlea dove erano depositati i risparmi di una vita.
A questo punto Anna deve prendere quella che forse è la decisione più importante della sua vita. Capisce che deve ridefinire i suoi desideri e le sue ambizioni, visto che non può lasciare sola Marilla, anch’essa molto malata, per andarsene lontano a studiare. Rinuncia quindi alla borsa di studio per restare accanto a quella che ormai da tempo è diventata sua madre a tutti gli effetti. Gilbert, appena scoperta la cosa, rinuncia all’incarico di maestro ad Avonlea per cederlo ad Anna, optando per un posto di lavoro molto più scomodo e lontano.
Finalmente Anna, nel ringraziare Gilbert per quel gesto gentile, riuscirà a parlargli e a chiarire quello che in cinque anni non era mai riuscita a dirgli a causa del suo orgoglio. Il legame di amicizia che era stato reciso tanti anni prima, finalmente si riannoda e forse condurrà anche a qualcosa di più importante.
Gli orizzonti di Anna si sono ristretti dal giorno in cui era rientrata a casa felice dopo gli esami, ma se anche il sentiero che dovrà percorrere è più stretto, lei è in pace con se stessa perché sa che lì potrà trovare una quieta felicità. L’ultima inquadratura è su una stradina di Avonlea, uno stretto sentiero della caratteristica terra rossa di quei luoghi, rossa come le trecce di Anna Shirley.
Lucy Maud Montgomery
La serie televisiva è tratta dal romanzo per ragazzi Anna dai capelli rossi della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery e secondo la tradizione del World Masterpiece Theater spicca per il rispetto della trama e della psicologia dei personaggi. In alcune scene (ad esempio in quella del viaggio in calesse di Anna nel primo episodio) la trasposizione è quasi letterale, tanto da permettere di seguire i dialoghi contemporaneamente sul libro.
Episodi aggiunti
Contrariamente ad altri Meisaku della Nippon Animation, lo scopo di allungare la trasposizione per coprire le 50 puntate è stato raggiunto semplicemente ampliando ed approfondendo gli avvenimenti anche solo accennati nel libro; gli episodi completamente nuovi e non presenti nel romanzo sono quindi pochissimi:
Ep. 33 – Prospettive per il futuro: è un episodio chiave perché Marilla comunica ad Anna della sua volontà di farle frequentare le scuole superiori, ma la parte in cui Anna crede di avere mangiato una mela avvelenata e di stare per morire non trova riscontro nel romanzo.
Ep. 41 – Anna all’accademia di Queen: nel romanzo non viene fatto cenno del fatto che Anna possa essere adottata da un ricco americano.
Ep. 44 – Inverno a Charlottetown: nell’episodio Anna si precipita a casa dopo aver scoperto della malattia di Mattew. Nel romanzo tutto ciò non accade.
Ep. 43 e 46: Il vitellino Dolly che Mattew regala ad Anna e che “ha la mania di sconfinare nei campi altrui” non è presente nel primo libro della serie. Però nel libro successivo L’età meravigliosa la mucca Dolly che, come è scritto nel romanzo, era stata regalata da Mattew ad Anna prima di morire, con la sua mania di sconfinare nei pascoli dei vicini è protagonista di una buffa avventura che mette nei guai la ragazza. In definitiva, Dolly non è presente nel romanzo originale, ma avrebbe dovuto esserci, e gli sceneggiatori dell’anime hanno “corretto” l’imprecisione.