Piccoli problemi di cuore (Marmalade Boy) è un shōjo manga (fumetto romantico solitamente destinato ad un pubblico giovane e femminile), creato da Wataru Yoshizumi e pubblicato in Giappone sul mensile Ribon, edito dalla Shūeisha. Nel 1994 in contemporanea al successo del manga è stato prodotto un anime (prodotto da Toei Animation) di 76 episodi. In Italia la serie viene trasmessa su Canale 5 a partire dal marzo 1997, all’interno del contenitore Bim Bum Bam. Il 31 marzo 1997 l’anime trasloca su Italia 1 a seguito di un cambiamento generale dei palinsesti Mediaset, che vede il contenitore fare ritorno alla sua storica collocazione sulla rete giovane; in seguito la serie verrà trasmessa anche all’interno di Game Boat, il contenitore in onda nella fascia preserale di Rete 4. La serie italiana si ferma all’episodio 63. Ciò è dovuto principalmente alle notevoli censure apportate all’opera originaria dagli adattatori italiani. L’anime detiene non a caso il triste primato di cartone più censurato mai trasmesso sulla televisione italiana. Basti pensare che, al di là delle innumerevoli scene tagliate e dei dialoghi modificati, in Italia non sono mai stati trasmessi i cinque episodi “veramente” finali della serie.
La storia
La protagonista, Miki Koishikawa, è una ragazza vivace e spensierata, che passa il suo tempo al liceo con gli amici Meiko e Ginta, con cui divide la passione per il tennis.
Un giorno, apprende una pessima notizia: con il sorriso sulle labbra i suoi genitori le comunicano di voler divorziare. Miki rimane totalmente basita quando i genitori aggiungono che avrebbero convissuto in una nuova grande casa con i rispettivi partner, conosciuti alle Hawaii. Uno scambio di coppie in piena regola, che porta nella vita di Miki una specie di fratellastro, Yū Matsura. Miki lo paragonerà alla marmellata di arance, che dietro l’aspetto dolce nasconde un retrogusto amaro, e lo soprannominerà marmalade boy; Yū “ricambierà il favore”, soprannominandola mustard girl per via del suo carattere vispo, piccante e pungente come la senape (in Inglese, mustard). I due superano gli iniziali disaccordi, finendo per fare amicizia.
La vita di Miki si complica ulteriormente quando la sua vecchia fiamma, Ginta Suo, si dichiara proprio quando Miki capisce di provare qualcosa di serio per Yū. Ai tempi delle scuole medie,i due giovani erano innamorati l’uno dell’altro, ma la loro amicizia era finita per un malinteso. Infatti la ragazza aveva lasciato una lettera d’amore in una rivista nella cartella del ragazzo, ma quando fu un suo amico a trovarla, Ginta negò ogni possibile inclinazione sentimentale verso di lei. Miki assistette alla scena e scappò via piangendo per la delusione. Ginta rivela in seguito a Miki di aver negato di amarla di fronte ai suoi compagni perché non voleva litigare con loro: infatti la ragazza ai tempi delle medie era molto corteggiata.
La trama si complica ulteriormente con la ricomparsa di una ex-fidanzata di Yū, Arimi Suzuki, che immediatamente rivela di voler riconquistare il cuore di Yū. Miki però è sempre più attratta da Yū: Ginta e Arimi si alleano, fingendo di essere innamorati, con l’obiettivo di far ingelosire Miki e portarla a lasciare Yū. Ginta si innamorerà di Arimi e la situazione tornerà alla normalità.
La felicità dei due giovani verrà turbata più volte da Suzu, una ragazza a cui Yū dà ripetizioni, convinta che Miki non sia adatta ad essere la sua ragazza, e da Kei, un ragazzo che lavora con Miki; i due giovani metteranno seriamente in crisi il rapporto dei due protagonisti.
Il manga non tratta solamente della storia d’amore tra Miki e Yū, ma anche delle vicende sentimentali degli altri personaggi: ad esempio, Satoshi, amico di Yu e cugino di Suzu, cercherà in tutti i modi di iniziare una relazione con Meiko, che a sua volta è follemente innamorata del prof. Namura, un giovane professore della ragazza.
La versione Italiana
L’anime si divide in due stagioni che, sebbene vengano considerate come parte di un’unica serie, presentano alcune differenze. Infatti l’anime è stato disegnato contemporaneamente al manga: questo ha permesso agli sceneggiatori di narrare nuove situazioni e di far maturare i personaggi. Nella seconda stagione sarà presente ad esempio una Miki più determinata, uno Yū meno introverso e un Kei meno egocentrico.
la prima stagione si compone di 49 episodi e narrano tutta la prima parte della storia: il divorzio, la scelta di Miki tra Yū e Ginta, i problemi con Kei e Suzu, lo scandalo della relazione tra Meiko e il prof. Namura.
la seconda stagione va dal 50esimo episodio e il 76 esimo episodio. Questa narra tutta la parentesi americana di Yū disegnata in modo da far finire l’anime in contemporanea al manga, perché altrimenti l’anime avrebbe svelato la fine.
L’autrice stessa ha dichiarato di non aver mai voluto osteggiare il lavoro degli sceneggiatori dell’anime, curando però il character design di alcuni personaggi non presenti nel fumetto come Anju (una vecchia amica di Yū malata di cuore) oppure Brian, Will, Jinny, Doris (tutti personaggi conosciuti da Yū in America). Inoltre non ha voluto che alcuni personaggi morissero evitando così la scomparsa di Anju e del prof. Namura.
L’adattamento italiano della serie è composto da 63 episodi contro i 76 della versione giapponese.
L’anime è stato in parte censurato. Il problema maggiore tuttavia non è la censura, bensì la mancanza di ben 13 episodi, e si è arrivati ad affermare che «La serie in Italia è da considerarsi mai trasmessa, visto il trattamento del materiale che consente di parlare per Piccoli problemi di cuore di una serie totalmente diversa, ottenuta partendo dal materiale originario»[2].
Infatti in Italia, l’anime, seppur ha un suo finale, tralascia una parte importante della trama, in cui Miki e Yuri si sposano.
Nell’edizione italiana sono andati in onda tutti i 71 episodi originali, tuttavia a causa della censura sono stati tagliati ben 152 minuti: 114 minuti nella prima serie e 38 minuti nella seconda serie. Questo ha comportato ad una brusca interruzione tra la fine e l’inizio di ogni episodio.
Riguardo alle musiche, in fase di adattamento sono state apportate alcune modifiche alla versione originale: alcune canzoni cantate sono state sostituite dalla rispettiva versione strumentale. Altre invece sono state scritte ed interpretate da Nicola Bartolini Carrassi. Alcuni sono stati cantati assieme ad Emanuela Pacotto, voce di Mary, a Simone D’Andrea voce di Yuri e a Nadia Biondini.
Il finale mai visto in Italia
La versione italiana del cartone si conclude con Yū e Miki che si rimettono insieme, dopo varie peripezie, incomprensioni e un lungo periodo di separazione dovuto anche alla decisione di Yū di partire per gli Stati Uniti.
In realtà la versione originale del cartone conta altre 13 puntate, che sono state totalmente eliminate nell’adattamento italiano, a causa principalmente della mancanza di budget per il doppiaggio e l’adattamento, e per aver dato più importanza ad altre serie in quel momento in arrivo. E forse anche per le difficili tematiche trattate nei successivi episodi.
In sintesi, quando ormai tutto tra i due protagonisti sembra andare a meraviglia e niente sembra poter ostacolare la loro relazione, Yū scopre fortuitamente che lui e Miki sono fratelli di sangue, poiché il padre naturale di Miki un tempo aveva avuto una relazione con la madre del ragazzo. Relazione di cui Yū pensa di essere il frutto.
Yū decide di tenere Miki all’oscuro della sua scoperta, ritenendo il peso dell’incesto troppo gravoso da sopportare e quindi preferendo tenere tutto per sé. Rompe la relazione con Miki con una scusa banale, e torna negli Stati Uniti, nella speranza che il tempo e la lontananza dalla ragazza lo aiutino a rimarginare la ferita e a disinnamorarsi di lei.
Miki, lacerata dal dolore, non riesce a capacitarsi della decisione del ragazzo e intuisce subito che ci dev’essere qualcosa che lui non le ha voluto dire. Ripresasi dal colpo subito, grazie anche al supporto di Meiko e dei suoi amici, decide di raggiungere Yū negli Stati Uniti, determinata più che mai a conoscere quantomeno la verità che si nasconde dietro alla decisione del ragazzo.
Raggiunto Yū nel campus, Miki lo costringe a confrontarsi con lei, e il ragazzo, sentendosi come un pugile alle corde, le confessa la verità, e quindi la mette al corrente del loro legame di sangue.
Miki, sconvolta, scappa, ritrovandosi poi a vagare da sola nei vicoli di New York, dove rischia di essere aggredita e derubata da dei malviventi. A salvarla è l’intervento di Yū e dei suoi amici. I due, di nuovo a confronto, si rendono conto che il loro amore è ormai troppo forte, e decidono di continuare a coltivarlo nonostante la consapevolezza di essere fratelli di sangue, e ciò che comporterà questa scelta per le loro (il peso della loro condizione, il senso di colpa, l’impossibilità di avere figli, ecc).
Decidono di affrontare i loro quattro genitori, che nel frattempo li hanno raggiunti a New York, e di metterli al corrente della loro decisione di restare insieme, nonostante il loro legame di sangue.
I genitori dei ragazzi cadono dalle nuvole, e rivelano ai ragazzi che ciò che credono non corrisponde assolutamente alla verità. È vero che i genitori si conoscevano fin dai tempi dell’università, e che le coppie erano quelle riformatesi all’inizio della storia. Poi, per una serie di malintesi e gelosie, Jin e Rumi (i genitori di Miki) si erano messi assieme ed erano partiti per l’Inghilterra. Youji e Chiyako, rimasti in Giappone, avevano cominciato a frequentarsi. Proprio in quel periodo Chiyako aveva scoperto di aspettare un bambino dall’ex fidanzato. Bambino che però non era Yū , in quanto lo aveva perduto a causa di un aborto spontaneo. Una volta rincontratisi da adulti, i 4 si erano finalmente chiariti, ed erano tornati alle coppie originali.
Yū e Miki non sono quindi assolutamente fratelli di sangue, e possono quindi vivere liberamente la loro storia d’amore, senza complessi o impedimenti di alcun tipo.
Il cartone si conclude quindi con il matrimonio tra Namura e Meiko, lasciandoci intuire che di lì a pochi anni anche Yū e Miki potranno coronare in egual modo la loro storia d’amore.