Come tutti sanno, i sopravvissuti dell’Invincibile Armada venuta dalla Spagna per combattere contro le navi della regina Elisabetta ebbero motivo di maledire il giorno in cui arrivarono in vista della costa scozzese.
Un giorno del 1588, gli abitanti dell’isola di Mull si accalcarono sulla costa per osservare il terribile spettacolo di un gruppo di magnifiche navi che tentavano di sfuggire ad una tempesta che si stava formando dietro di loro. Prima della fine della giornata, la tempesta si era abbattuta sulla costa. Nuvole rabbiose nascondevano le navi dell’Armada in fuga, e le acque del mare, ancora più furibonde, rendevano loro difficile trovare un riparo in cui calare le ancore. La notte trascorse senza che la furia dei venti e delle onde si placasse nemmeno per un istante, e molti ben presto capirono che più di un galeone non avrebbe mai fatto ritorno in Spagna.
Venne l’alba, e con gra dissiparsi delle ombre della notte ed il calare della marea anche il vento cadde. Le vedette scrutavano le spiagge per scorgere i relitti dei naufragi. All’improvviso risuonò un grido. Un bambino aveva trovato il corpo di una bellissima ragazza gettato dal mare sugli scogli di una piccola cala.
Giurò che si sarebbe vendicato
Quel giorno alla dama spagnola, la quale era nientemeno che la figlia del re di Spagna, venne data una rozza sepoltura, senza un prete per benedirla né alcuno che la piangesse, e la sua tomba non venne contrassegnata nemmeno con una rozza croce di legno. Dopo qualche tempo la notizia della sua morte raggiunse la Spagna, il cui re giurò che si sarebbe vendicato di quel popolo che aveva dimostrato così poca pietà per una principessa, negandole una sepoltura cristiana. Si rivolse ad un avventuriero chiamato Capitano Forrest, il quale, fra le altre sue capacità, vantava un talento particolare per la magia nera e affermava di intrattenere dei rapporti diretti addirittura con lo stesso Principe delle Tenebre.
Fonte: Elfi e Streghe di Scozia a cura di Lorenzo Carrara