Sta suscitando scalpore il caso di un bambino britannico di soli tre anni del West Midlands, ricoverato in ospedale per abuso di alcolici. Al piccolo, il cui caso sta rimbalzando sui media d’Oltremanica, sarebbe stato somministrato regolarmente alcol per più di sei mesi. Tanto che, secondo i medici, avrebbe già sperimentato i terribili sintomi dell’astinenza, con tremori e sbalzi d’umore. E si teme che in futuro il bimbo possa presentare danni cerebrali. Il suo caso è stato segnalato fra quello di altri 13 giovanissimi, tutti sotto i 12 anni, che hanno ricevuto una diagnosi di alcolismo dell’Heart of England Nhs Trust tra il 2008 e il 2010.
Alcolismo e binge drinking
Il Trust nello stesso periodo ha trattato 106 adolescenti tra i 13 e i 16 anni per alcolismo, di cui 74 finiti al pronto soccorso a causa degli effetti del binge drinking. Secondo Nicolay Sorensen di Alcohol Concern, “per essere diagnosticato come alcolista è possibile che questo bambino abbia mostrato una dipendenza fisica“. Insomma, dovrebbe aver assunto tanto alcol da presentare i sintomi dell’astinenza. “E’ un caso orribile“, dice Sorensen.
Contrastare l’alcol tra i giovani
Solo qualche settimana fa era stato reso noto il caso di una bambina di otto anni di Dundee, che era stata identificata come la più piccola alcolista del Paese. Cresciuta da una famiglia scozzese di forti bevitori, era presto diventata a sua volta dipendente. Ma il caso del piccolo di tre anni, il cui nome non è stato reso noto, ha aumentato l’allarme nel Paese. Tanto che numerosi gruppi, tra cui la British Medical Association e Alcohol Concern, hanno chiesto una maggiore attenzione al problema, accusando il Dipartimento della salute di fare troppo poco per contrastare il fenomeno fra i giovanissimi.