La blogosfera si scontra con il mondo degli smartphone. Missy Berggren, mamma di due bambini del Minnesota, esperta di comunicazione e titolare del blog ‘Marketing Mama’, critica infatti sul suo spazio web una nuova applicazione per iPhone sponsorizzata da un’azienda che produce latte in polvere. Secondo Berggren il messaggio lanciato, seppure indirettamente, dall’applicazione è quello di preferire l’allattamento artificiale a quello al seno. “Non potevo credere ai miei occhi – scrive la donna sul suo blog – quando mi sono imbattuta nella ‘app’ progettata per aiutare i neogenitori a far mangiare e dormire il loro bambino e a cambiargli il pannolino: offre la possibilità di monitorare i tempi dell’allattamento al seno o col biberon, consentendo anche di appuntare da quale seno il bebé ha succhiato l’ultima volta, in modo da non dimenticare“.
Lo sponsor del latte in polvere
Ma secondo la blogger ci sarebbe una serie di questioni ‘spinose’ attorno a questa applicazione: “Primo – dice Missy – se è un’azienda che produce latte in polvere a creare strumenti come questo, non è possibile che venga favorito l’allattamento al seno; secondo, la ‘app’ assicura di poter ‘scansionare’ i tempi in cui dare il latte al bambino e di poterli prevedere, mentre l’American Academy of Pediatrics dice bisogna far mangiare il bimbo ogni volta che ha fame, senza schemi; terzo, l’applicazione promette di mettere la mamma e il papà in contatto con esperti in caso di bisogno: ma gli esperti ‘arruolati’ dall’azienda non saranno mai esperti di allattamento al seno, bensì di allattamento artificiale“.
Blogger americana contro app per iPhone sul latte in polvere
di 14 Marzo 2011Commenta