“C’è sempre qualche tipo di verdura o di frutta che ai bambini piace. Sta ai genitori di scoprirlo. Gli elementi che devono portarci a una scelta sono le preferenze e i gusti del bambino“. Ne è convinto il pediatra dell’Università di Milano-Bicocca Italo Farnetani, che ha condotto un’indagine ad hoc su un campione di 231 pediatri italiani, appartenenti a tutte le regioni. Scoprendo che, secondo ‘ ‘dottori dei bambini’, i piccoli entro i 6 anni hanno una spiccata predilezione per banane e spremute d’arancia.
I piatti più amati dai bambini
“Attraverso questionari o colloqui diretti volevo capire quali fossero i vegetali più graditi ai bambini, comuni a tutte le regioni. E individuare i piatti amati dai più piccoli, anche quelli tipici regionali“. Il risultato, anticipato all’Adnkronos Salute, è stato poi presentato al Convegno ‘I vegetali : caratteristiche nutrizionali e proprieta’ farmacologiche’, a Parma il 18 e 19 febbraio (un incontro organizzato da Sergio Bernasconi, direttore della Clinica pediatrica dell’Università di Parma).
La frutta più amata dai bambini
Dall’indagine emerge che da 0 a 6 anni i bimbi preferiscono di solito banana e spremuta di arance; da 7 a 12 anni la top ten si arricchisce: fragole, ciliegie e spremuta di arance. Poi, secondo i pediatri, i ragazzini modificano ancora il gusto, tanto che l’unico frutto amato dalla maggioranza a 13-18 anni è la spremuta di arance. Fra i piatti preferiti dai piccoli ci sono poi pizza e patatine fritte. Una passione che nasce prestissimo: “Secondo l’indagine dopo i due anni – dice Farnetani – Mentre quanto alla pizza più gradita, dai due a 6 anni ci sono al top margherita (57,8%) seguita da quella con i wurstel (31,5%); da 7 a 12 anni le proporzioni si invertono (wurstel per 58,82%, margherita 20%, prosciutto 15%), mentre da 13 a 18 anni al top del gradimento figurano wurstel (40%) e capricciosa (40%)“.
Come far piacere frutta e verdura ai bambini
“Ci sono tre elementi che condizionano il gradimento e l’accettazione di verdura e di frutta: la forma, la sicurezza e l’ambiente“, spiega Farnetani. “Il bambino vuole sempre riconoscere ciò che mangia, perché non ha ancora la possibilità di eseguire operazioni mentali complesse tanto da poter immaginare che, per esempio, una zucchina viene tagliuzzata in tanti pezzettini diventando uno sformato. Per questo vuole riconoscere ciò che mangia: sono graditi piselli, zucchine tagliate a fettine, insalata a foglie, anche se tagliata in pezzi grandi, oppure pomodori a pezzi. Lo stesso discorso vale per le patate (vanno bene anche quelle fritte)“.
Logica analoga nella scelta della frutta: “Piacciono i mandarini perché ogni spicchio ha una forma ben precisa, lo stesso vale per le banane, gli spicchi di mela o pera, l’uva. Per questo – assicura l’esperto – la verdura fritta o con salse non è mai ben accetta perché il bambino non capisce esattamente cosa stia mangiando in quanto il cibo risulta ‘nascosto’“.
Frutta e verdura comode
E ancora: ai bambini non interessa tanto il rischio di contaminazione dei cibi, mentre sono molto attenti alla comodità. “Meglio se la frutta non ha i semi o la buccia (è tollerato un nocciolo, tanto si riconosce e lo si elimina facilmente), inoltre non si deve far troppa fatica a masticare. Per questo si deve scegliere sempre verdura e frutta che si mangi ‘senza troppa fatica’“, dice l’esperto. Infine, grandi e piccoli devono sempre mangiare gli stessi tipi di frutta e verdura. Avere lo stesso cibo dei grandi, per i piccoli è “un irresistibile stimolo a mangiare“.