Prese tra le mani il viso del ragazzo. “Principe Duer”, lui accennò di sì, e le lacrime presero a scorrergli sul viso. “Re Duer del Corsac, io, Megarin del Branco della Lupa, ho giurato di servirti e proteggerti: Ricordi quando eri un bambino piccolo e qualche volta venivi a giocare a Wolfhaven? Ti ricordi come ti erano amici i lupi? Persino il selvaggio branco della foresta ora è al tuo servizio. Abbi fiducia in loro. Resta con loro. Presto da Wolfhaven verrà qualcuno per stare con te. Tu sarai re, Duer. Te lo prometto.
Quando abbracciò il ragazzo, lui la strinse forte. Lei gli accarezzò la testa e la schiena, aspettando che i suoi singhiozzi incontrollati cancellassero anni di abusi e di dolore: Quando finalmente si addormentò, lei lo affidò alle cure delicate delle lupe e cominciò a correre verso Wolfhaven.
Quando la luna spuntò dalle nubi lucenti, Megarin si fermò alla sorgente nella radura vicino a Wolfhaven: Chiuse gli occhi umani per studiare la sua immagine riflessa. Gli occhi della lupa sulla sua fronte erano aperti e brillavano, ma il bagliore rosso era distinguibile solo attraverso i suoi occhi umani. “Sì, vedo con gli occhi della lupa. Sono con la lupa. Sono unita alla Grande Lupa.”
Immerse la coppa sacra nell’acqua
Si appoggiò ai calcagni ed altri lupi si unirono a lei per salutare la luna. In un attimo la grande foresta echeggiò e riecheggiò degli ululati dei lupi, cosicché semrò che nessun altro animale avesse il coraggio di esistere.
Megarin immerse la coppa sacra nell’acqua. Sollevandola colma fino all’orlo dell’acqua chiara e fredda della sorgente, vide la luna piena nelle sacre profondità. “Un giorno Magda ed io ci incontreremo ancora. Lei e quel viscido Garm pagheranno per i loro crimini verso Corsac e verso il Branco.” Chiudendo gli occhi umani e quelli di lupa, Megarin bevve dalla coppa sacra per sigillare il suo giuramento. FINE
Fonte: Marion Zimmer Bradley, “Sword and Sorceress”