Megarin guardò Magda con occhi fiammeggianti. Nessun Lupo del Branco avrebbe mai indossato la pelliccia di un predatore e soprattutto di una Sorella Lupa o di un Fratello Lupo! La Madre Lupa sapeva che la traditrice aveva tramato con Garm? Se i lupi lo sapevano, allora lo sapeva anche lei. Ora Megarin lo sapeva e magda doveva pagare per il suo tradimento. No. La Madre Lupa aveva mandato Megarin a ricuperare la coppa e il principe, non a perpetrare la vendetta. Non quella volta.
Scrutando il salone cupo, Megarin ignorò l’attività negli angoli bui, anche se gli strilli dei servitori infastidivano il suo udito acuto come quello dei lupi. Un giorno, questa gente che Garm aveva reso schiava sarebbe stata libera. Oggi Megarin doveva liberare solo il principe e la coppa.
“Ragazzo!” ruggì Garm e Megarin trasalì al tono aspro, “Portami il vino. Perché ci metti tanto, miserabile bastardo?”
Un ragazzino cencioso entrò di corsa dalla porta più lontana, tenendo una coppa sudicia con entrambe le mani. Anche se la sua bellezza era offuscata dalla sporcizia, Megarin vide una coppa di cristallo dalla base scanalata.
La coppa cominciò a brillare
Mentre la guardava attraverso l’occhio del lupo, la coppa cominciò a brillare. Lei batté le palpebre e chiuse gli occhi da lupa. Attraverso la vista umana, la coppa non brillava più. Respirando ancor più piano, riaprì l’occhio del lupo e di nuovo vide il caldo bagliore rosso. Guardando più attentamente il ragazzo, non riuscì a distinguerne i lineamenti sotto lo strato di sporcizia, ma sulle braccia e sulle gambe vi erano i segni di graffi e frustate. I capelli arruffati sembravano tagliati con una lama smussata.
Tremando, il ragazzo mise la coppa nelle mani di Garm e indietreggiò. Subito il bagliore scomparve. Megarin sorrise: la coppa le aveva indicato il principe. La coppa e il principe erano insieme, ma come poteva salvarli entrambi?
Fonte: Marion Zimmer Bradley, “Sword and Sorceress”