Era un bel giorno d’estate. Alice e Gaia stavano riposando al sole. Alice, una bimba di sei anni, si allungò pigramente sull’erba. “Mi stavo domandando, perché le ortiche pungono” disse alla sorella più grande di due anni, che non seppe trovare nessuna risposta. “Andiamo a chiederlo a papà”, disse Gaia. Il loro papà stava seminando le patate in mezzo al campo. “Ciao, piccole”, disse, “cosa state facendo?”. “Niente di speciale – disse Gaia – vorremmo sapere perché le ortiche pungono”. “Non lo so per certo,” disse il papà, “ma una volta mi hanno raccontato una bella storia. Volete sentirla?” chiese. Le due bimbe si guardarono negli occhi e dissero di sì con entusiasmo. “Una volta in un prato non molto lontano da qui c’era una piantina di ortiche. Era molto triste perché non piaceva a nessuno.
Sapeva di essere evitata perché causava forti irritazioni, ma purtroppo non poteva farci nulla. Un giorno una bellissima farfalla si posò sulle sue foglie. L’ortica le chiese come mai non avesse paura di lei. “Stavo pensando che tu saresti adatta a conservare e proteggere le mie uova durante l’inverno” disse la farfalla. “Certamente, e ne sarei molto onorata” rispose eccitata l’ortica. E così la farfalla le affidò le sue preziose uova. L’ortica le difese dalla neve, dal vento e dalla grandine. Non c’era nessun animale che volesse sfidare le sue spine. In primavera, dalle uova uscirono i bruchi che diventarono crisalidi. Appena arrivo’ l’estate, tante belle farfalle volarono via dalla piantina di ortiche. “Grazie”, disse la farfalla madre, “le tue foglie sono le più forti e le più sicure di tutto il mondo”. E da allora, ogni inverno, le ortiche custodiscono le uova delle farfalle”.
La leggenda dell’ortica
di 10 Marzo 2011Commenta