“Io… ho un sacco di pensieri per la testa. Forse non mi riconosceranno neppure”, disse Carilla sotto voce: Si guardò pensosamente le mani, segnate dalla fatica e dalle cicatrici. Non sarebbero piaciute alla snella ragazza dai capelli rossi che un tempo se le curava, con la crema di latte per mantenerle candide. Al suo posto c’era una guerriera indurita dalle battaglie che non pensava più a quelle cose, una spadaccina dagli ispidi capelli grigi, col naso rotto e una faccia che per decenni aveva preso colpi, nella mischia. Non era certo il tipo che un uomo guardava due volte, pensò con un sospiro. In effetti, quel pensiero non le passava per la mente da tanti anni che le parve strano averlo avuto adesso.
“Se vuoi saperlo, non capisco perché tu abbia voluto venire qui”, disse Lori in tono petulante.
“Ho le mie ragioni:” Carilla si raddrizzò sulla sella e stiracchiò la schiena. Poi tolse un piede dalla staffa, alzò la gamba agganciandosi col ginocchio al pomo della sella, e pescò fuori dalla tasca-cintura un sigaro lungo e sottile. Lo accese, aspirò una boccata del fragrante fumo di erbe e lo passò a Lori. “Ti ho fatto leggere la lettera di Ranarl. Lui è stato il nostro coridomper anni: Lui e sua moglie Mara furono i soli ad avere un po’ di comprensione per me dopo che… bé, lo sai…” La voce di Carilla si smorzò. Molto tempo addietro aveva raccontato a Lori la triste storia della sua infanzia; era inutile ripeterla. “In ogni modo”, aggiunse, “ho un debito con loro: Evidentemente lui era convinto che il guaio fosse abbastanza grosso da doversi mettere in contatto con me, così ho pensato che forse…”
“Ma che stai dicendo?” la interruppe Lori. “Che forse la tua famiglia ti darebbe il benvenuto? Questo è pazzesco!”
“Può darsi”, convenne lei: “Ma quando avrai una certa età, Lorilla, la penserai diversamente su queste cose.”
Fonte: “Le Nevi di Darkover” a cura di Marion Zimmer Bradley
Una Nuova Vita -2-
di 25 Marzo 2011Commenta