I Puffi sono delle piccole creature immaginarie blu simili a folletti, che vivono in una foresta europea nell’era medievale. Apparsi inizialmente come personaggi secondari del fumetto John & Solfami di Pierre Culliford detto Peyo, si sono presto guadagnati una loro pubblicazione autonoma, ad opera dello stesso Peyo, in collaborazione con Yvan Delporte, giornalista belga. La loro notorietà è poi aumentata grazie alla realizzazione di un lungometraggio (Il flauto a sei Puffi, tratto dalla loro prima apparizione) ed a diverse serie a cartoni animati prodotte da Hanna-Barbera.
Il loro nome originale “Schtroumpfs” nasce nel 1958, durante una vacanza al mare, quando Peyo chiede ad un amico di passargli una saliera, della quale sul momento non gli sovviene il nome. “Passe-moi le… schtroumpf” (“Passami il… Puffo”), gli dice, e scoppia in una risata. L’amico scherzosamente risponde: “Ecco il tuo puffo. Quando avrai finito di puffare, ripuffalo al suo posto!” Dopo aver usato scherzosamente questo termine assurdo più volte nella stessa giornata, Peyo decide di metterlo a frutto.
Il cartone animato
Verso la fine degli anni settanta i gadget dei Puffi sbarcarono negli Stati Uniti ottenendo un enorme successo: la figlia di Fred Silverman, produttore dell’NBC, ottenne una bambola dei Puffi, e Silverman pensò che una serie basata su di loro sarebbe stata perfetta per i programmi della domenica mattina.
I Puffi si assicurarono un posto nella cultura popolare americana quando nel 1981 la NBC cominciò a trasmettere la serie animata prodotta da Hanna-Barbera Productions; la trasmissione divenne uno dei più grandi successi dell’emittente, vincendo numerosi premi Emmy.
Nel 1983 fu realizzata una versione inglese di “La Flûte à six schtroumpfs”, intitolata “The Smurfs and the Magic Flute” (“I Puffi e il flauto magico”).
La trasmissione dei puffi continuò fino al 1990, anno in cui fu cancellata dalla NBC per via della diminuzione degli ascolti. Due anni dopo, nel dicembre del 1992, Peyo morì nella sua casa di Bruxelles.
I Puffi in Italia
In Italia la serie animata dei Puffi è stata trasmessa inizialmente sulle reti locali sicuramente nel 1982 ma può anche darsi nel 1981, dato che è l’anno in cui uscirono il 45 giri della prima sigla e il 33 giri “Arrivano i Puffi”. Ai tempi delle primissime trasmissioni, quantomeno nel Nord Italia, e per pochi episodi, i personaggi venivano chiamati con i nomi americani. In tempi brevi, quegli episodi furono ridoppiati con i nomi a noi noti oggi. Nel Lazio l’emittente era Teleroma 56 alle 19.10 (come riporta Scelta Tv il cui archivo è consultabile, in parte, online compresi i numeri in cui riportano la trasmissione dei Puffi su teleroma 56). La prima sigla fu “Il Paese dei Puffi”. Successivamente la serie venne acquistata da Fininvest e trasmessa da Canale 5 e Italia 1 sempre nel 1982, con sigle targate Five Record e interpretate principalmente da Cristina D’Avena. Dalla metà del 1982 trasmette i Puffi su Italia 1 con altre stagioni dal 1983 al 1990. Repliche dal 1992 o 1993 su Canale 5. Repliche successive trasmesse anche da Rete 4, poi sempre in repliche su Italia 1 dai fine anni 1990 e dagli anni 2000 sul canale Boing del digitale terrestre e anche su canali satellitari di Sky.
Le storie dei Puffi
La struttura delle storie è molto semplice e lineare, fedele alla classica avventura. Anche i protagonisti hanno una forma molto simile tra loro; tutti i Puffi si assomigliano: maschi, molto bassi (essere “alti tre mele” è un’espressione francese), con la pelle blu, i pantaloni e il cappello bianchi, più qualche accessorio personale per indicarne il mestiere, il carattere e/o la personalità da cui deriva il nome proprio del singolo individuo. Non abbandonano mai il loro cappello, cosa che lascia agli appassionati il mistero sul fatto che abbiano o no i capelli. In realtà nell’episodio “Golosone supergoloso” (St.2/Ep.15) Golosone nasconde una torta sotto il proprio cappello. Quando Grandepuffo se ne accorge gli “ordina” di togliersi il cappello per consegnargli la torta. Per un attimo si vede Golosone senza il suo cappello; ebbene, i puffi non hanno i capelli! Possono camminare e correre, ma nella maggior parte dei casi si limitano ad andare in giro saltellando. I Puffi riproducono gli archetipi della gente comune: c’è Puffo Pigrone, Puffo Burlone (che regala a tutti i puffi dei pacchi esplosivi), Puffo Inventore(che si distingue dagli altri per la matita sempre all’orecchio), Puffo Golosone (il cui cappello ha la forma tipica del copricapo da cuoco ed è infatti il cuoco della comunità), Puffo Quattrocchi (il puffo che contesta sempre tutto la cui frase celebre è :”Che è meglio”, a volte contrapposta da “Che è peggio”. Quando eccede con la petulanza oppure quando predica bene e razzola male, viene sospinto fuori dal villaggio con un calcio nel sedere e finisce per cadere a testa in giù), Puffo Pauroso, Puffo Tontolone(migliore amico di Quattrocchi, sempre con la testa fra le nuvole e caratteristico per l’esclamazione “yup”), Puffo Forzuto(con un cuore colpito da una freccia tatuato su di un braccio), Puffo Vanitoso (molto dandy, con un fiore sul cappello e che non abbandona mai il suo specchio onde poter esercitare il suo narcisismo), Puffo Sognatore, Puffo Lanoso, Puffo Pittore, Puffo Brontolone (con la faccia sempre imbronciata e che dice di odiare tutto quello che sente nominare, ad esempio “io odio scavare e scavare!”, formando a volte anche frasi sgrammaticate come ad esempio “io odio FACCIO COSI'”, quando un altro dice “io faccio così” e se un altro dice di odiare qualcosa al posto suo, lui risponde “anch’io!”) e via dicendo.
Si dice che tutti i Puffi abbiano 100 anni (tranne il Grande Puffo che ne ha 542), e che nella versione originaria (ossia quando cronologicamente incontrano John e Solfami per la prima volta) ci fossero 99 Puffi (compreso il Grande Puffo), poi aumentati con l’introduzione di nuovi personaggi.
I nuovi personaggi
Ad esempio, il centesimo puffo nasce dal riflesso nello specchio di Puffo Vanitoso che viene colpito da un fulmine e prende vita. Questo compensa il problema del fare la danza dei 100 puffi che appunto abbisogna di 100 puffi, non uno di più e non uno di meno (compreso il direttore della stessa, cioè il Grande Puffo) per essere eseguita.
Alcuni personaggi si discostano vistosamente da queste caratteristiche principali:
Grande Puffo ha come detto 542 anni; porta una barba bianca e ha i pantaloni e il cappello rossi; è il più anziano e saggio di tutti i Puffi (almeno fino all’arrivo di Nonno Puffo nella serie animata), che lo rispettano come capo della comunità;
Puffetta è un Puffo femmina, inizialmente mora e cattiva era una streghetta creata dal mago Gargamella; fu trasformata poi da Grande Puffo in una vera puffa. Ha lineamenti più delicati rispetto agli altri Puffi, i capelli biondi e lunghi, indossa un vestito bianco e scarpe col tacco bianche;
Baby Puffo si è aggiunto alla storia in un secondo momento, facendo salire il numero dei Puffi a 102. Ha un’età paragonabile all’anno umano.
I Puffolini
Verso la metà degli anni ottanta vennero introdotti i puffolini, tre maschi e una femmina (con un’età paragonabile ai 10 anni umani). I maschi in origine erano Puffi normali che facevano parte del villaggio (Puffo Naturone; Puffo Sciccoso; Puffo Sciattone), ma un giorno furono mandati da Grande Puffo nella casa di Padre Tempo ed entrarono per errore in un orologio magico, che li fece ringiovanire. Bontina invece è stata creata artificialmente dai tre puffolini (che rubarono la formula dal libro magico di Gargamella), per dare un’amica a Puffetta, che soffriva di solitudine essendo l’unica femmina in tutto il villaggio.
Alcuni anni dopo venne introdotta la figura di Nonno Puffo, anziano giramondo dalla lunghissima barba tornato al villaggio dopo 500 anni per rigenerare i poteri del più grande tesoro dei puffi: la pietra di lunga vita (senza la quale morirebbero per un invecchiamento repentino), seguito a breve da Nonna Puffa, anche lei assente da moltissimo tempo perché intrappolata per secoli in un castello al di là del tempo e dello spazio. Fanno parte della serie animata e non apparvero mai nei fumetti originali.
C’è infine il Puffo Selvaggio, che si vede saltuariamente nel cartone animato e che, stando alle fonti ufficiali, non rientra nel computo dei 99 puffi iniziali.