I genitori si muovono a favore delle cellule staminali da liquido amniotico e, grazie al loro impegno e al loro interesse per la ricerca medica e le possibilità curative delle cellule staminali, è nata l’Associazione genitori per lo studio e la conservazione delle cellule staminali amniotiche, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare a progetti scientifici nel campo delle staminali amniotiche per lo studio di applicazioni terapeutiche sia nella terapia cellulare che nella medicina rigenerativa.
“L’Associazione – dichiara l’Avv. Andrea Messuti, Presidente dell’Associazione – non ha scopo di lucro e promuove, con finalità di solidarietà umana e sociale, lo sviluppo delle ricerche sull’uso terapeutico delle cellule staminali, con particolare riguardo alle cellule amniotiche umane. Ecco perché sosteniamo la cultura di conservare le cellule staminali presenti nel liquido amniotico per uso autologo, affinché ogni nuovo nato possa contare sulla disponibilità delle proprie cellule staminali per gli usi terapeutici attuali e futuri, incentivando anche la donazione ad uso eterologo”.
Le cellule staminali amniotiche
“Le cellule staminali amniotiche – afferma il genetista Dr. Lamberto Camurri – sono un’importante fonte di cellule staminali mesenchimali con elevate capacità di proliferazione e differenziamento. Sono infatti in grado di differenziarsi in linee cellulari di vari tessuti, fra cui ossa, cartilagine, tessuti del fegato, dei muscoli e del sistema nervoso. Queste caratteristiche le rendono importanti per versatilità, rappresentando una concreta speranza per future applicazioni sull’uomo nel campo della terapia cellulare e della medicina rigenerativa”.
La ricerca internazionale
Negli ultimi giorni due importanti notizie provenienti dal mondo della ricerca internazionale, rispettivamente da Tokyo e da Edimburgo, hanno mostrato importanti risultati nel campo dell’utilizzo delle cellule staminali per la rigenerazione di organi e tessuti. I ricercatori sono infatti riusciti, utilizzando cellule staminali prelevate da liquido amniotico, a creare in laboratorio la prima retina animale e il primo rene artificiale.
La ricerca non si ferma
Ma la ricerca non si ferma. E grazie alla raccolta fondi promossa dall’Associazione verranno finanziati alcuni importanti progetti di interesse medico scientifico che riguardano la maculopatia degenerativa – patologia della retina che porta alla progressiva cecità – e la rigenerazione ossea e cartilaginea, attraverso la creazione di protesi bio-compatibili per pazienti traumatici o con patologie che coinvolgono l’apparato osteoarticolare.
L’aspetto etico
“Inoltre – aggiunge il Presidente Messuti – un’ulteriore caratteristica distintiva delle cellule staminali amniotiche riguarda l’aspetto etico. Queste cellule, infatti, sono contenute nel liquido amniotico prelevato in sede di amniocentesi e dunque il loro prelievo non inficia i diritti del nascituro e non comporta problemi di tipo etico.”
I genitori e le persone interessate ad aderire e sostenere l’Associazione potranno ricevere tutte le informazioni collegandosi al sito www.cellulastaminale.it