Tommy e Annika leccarono alla perfezione le loro tazze, prima di mettersele in testa. Quando tutti furono sazi e soddisfatti, e il cavallo ebbe ciò che gli spettava, Pippi afferrò le quattro cocche della tovaglia e la sollevò, di modo che le tazze e i piattini si urtarono, chiusi come in un sacco. Poi Pippi nascose il fagotto nel cassone della legna. “Mi piace fare un po’ d’ordine appena pranzato” disse. Ora non restava altro che mettersi a giocare. Pippi propose di giocare a “non toccare il pavimento”. Un gioco molto semplice: consisteva nel fare il giro della cucina, senza toccare terra, nemmeno una volta, col piede. Pippi cominciò, facendo tutto il giro in un batter d’occhio; ma anche Tommy e Annika ci riuscirono.
Si incominciava dall’acquaio, e da qui, se si stendeva al massimo la gamba, si poteva raggiungere il forno, e dal forno si arrivava al cassone della legna, e dalla cassa all’attaccapanni, da qui si scendeva sulla tavola e di là, attraverso due sedie, si toccava l’armadio d’angolo. Tra l’armadio d’angolo e l’acquaio c’era una distanza di parecchi metri, ma lì fortunatamente si trovava il cavallo, e se ci si arrampicava per la coda e poi ci si lasciava scivolare dal collo, e lui si scrollava al momento giusto, si andava a cadere proprio sull’acquaio. Dopo essersi divertiti per un pezzo, e dopo che il vestito di Annika fu sceso al quarto posto dal secondo che aveva occupato dopo quello bello, e Tommy fu diventato nero come uno spazzacamino, decisero di inventare un altro gioco.
Fonte: Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe
Pippi festeggia il suo compleanno -7-
di 27 Maggio 2011Commenta