Tommy si avviò attraverso un prato. Non trovò il Signor Nilsson, ma trovò qualcos’altro: un toro! O, per essere più precisi, fu il toro che trovò Tommy, e al toro non piacque affatto Tommy, perché era un toro furioso e per nulla amante dei bambini. Subito gli si precipitò contro a testa bassa con un muggito terrificante. Tommy emise un acutissimo strillo di spavento, che risuonò per tutto il bosco e fu udito anche da Pippi eda Annika. Immediatamente corsero a vedere che cosa significasse lo strillo di Tommy, e quando arrivarono sul posto, il toro aveva già acchiappato Tommy con un corno e lo stava gettando in aria. “Un toro poco ragionevole” fu il commento che Pippi rivolse ad Annika, la quale singhiozzava completamente fuori di sé: “non si deve mai agire così! Guarda come sta sporcando tutto il vestito bianco alla marinaretta di Tommy! Devo assolutamente far intendere ragione a quello stupido toro”.
Così infatti fece: si precipitò sull’animale e lo afferrò per la coda.
“Scusami se ti interrompo” gli disse; e poiché stava tirando forte, il toro si rivoltò e scorse un nuovo bambino da infilzare col suo corno.
“Ripeto: scusami se ti interrompo” ribadì Pippi, “e scusa se ora in te rompo qualcosa” aggiunse spezzando una delle corna del toro. “Non è di moda, quest’anno, avere due corna” disse: “Quest’anno tutti i tori distinti portano un corno solo. Se pur ne hanno uno” aggiunse, spezando anche l’altro.
Giacché i tori non possiedono alcuna sensibilità nelle corna, il nostro toro non si era per nulla accorto che le sue corna erano sparite. Si avventò dunque arditamente contro Pippi, come se ancora le avesse, ma anche così se al posto di Pippi si fosse trovato qualsiasi altro bambino, sarebbe stato senz’altro ridotto in pappa.
Fonte: Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe
Pippi organizza una gita -7-
di 2 Maggio 2011Commenta