“Signor Nilsson, Signor Nilsonn, dove sei?” strillò un attimo dopo con voce acuta, senza più badare alla siesta del toro. “Dobbiamo tornare a casa”.
E infatti il Signor Nilsonn era proprio lì, arrampicato su un pino; si stava succhiando la coda e aveva un’aria terribilmente triste. Per una scimmia così piccina non è certo una cosa divertente venire abbandonata sola soletta in un bosco. Saltò dunque dal pino sulla spalla di Pippi e sventolò la sua paglietta come faceva quando era veramente contento. “Allora questa volta non sei andato a fare il domestico?” gli chiese Pippi accarezzandogli la schiena. “Lo so, era una bugia” aggiunse. “Però, se fosse vero, non sarebbe più una bugia” continuò a ragionare. “State a vedere che è vero che lui ha fatto il domestico a Surabaja: in questo caso so io chi dovrà occuparsi d’ora in poi delle polpette di carne macinata!”
Così si incamminavano verso casa, Pippi col vestito ancora grondante e con le scarpe troppo larghe che facevano ‘cipp-cipp’. Malgrado il toro Tommy e Annika giudicavano d’aver passato una splendida giornata, e per tutta la via del ritorno cantavano una canzone che avevano imparato a scuola. Veramente, era piuttosto una canzone estiva, ed ora era quasi autunno; pure a loro sembrò che si adattasse ugualmente alla situazione.FINE
Fonte: Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe
Pippi organizza una gita -9-
di 3 Maggio 2011Commenta