I misteri del cervello e della psiche umana sono meravigliosi: basti pensare che il neonato non è per niente stupido. Anzi: un bimbo appena nato è già in grado di effettuare ragionamenti complessi e analisi sofisticate dell’ambiente in cui si trova. A confermare la teoria è lo studio di un gruppo di scienziati del MIT, affiancati nella ricerca da due italiani (Vittorio Girotto, professore di Psicologia Cognitiva all’Università IUAV di Venezia, e Luca Bonatti, professore presso l’Università Pompeu Fabra di Barcellona). Il progetto di ricerca si chiama “3-6-12” e ha studiato il comportamento cognitivo di bambini di 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi di età.
IL PROGETTO “3-6-12”
Il progetto “3-6-12” ha analizzato il comportamento dei bimbi di età differenti di fronte a una serie di test che implicano risposte “naturali” che denotano diverse capacità di calcolo probabilistico. Dallo studio emerge che i bambini abbiano doti innate di analisi e rielaborazione della realtà che li circonda, a prescindere dall’esperienza e dall’apprendimento. Insomma, un passo avanti per capire la complessa psicologia del bambino (e del futuro adulto).