La maggior parte dei bambini soffre di carie ai denti dovuta a numerosi fattori quali un’alimentazione ricca di zuccheri, una scarsa igiene orale, l’uso prolungato del biberon e del ciuccio. La carie dentaria non è tuttavia una malattia inevitabile ma una patologia che può essere evitata dato il dolore che essa provoca.
Secondo alcuni ricercatori del Forsyth Institute negli Stati Uniti oltre allo Streptococcus mutans, esiste un altro agente patogeno in grado di provocare la carie. Il nuovo batterio si chiama Scardovia wiggsiae, presente nella bocca di bambini con carie ai denti. Gli studiosi hanno analizzato circa 80 bambini la metà dei quali con seri problemi dentali. Dai risultati è emerso che il batterio Scardovia wiggsiae risulta essere in grado di provocare gravi carie nella prima infanzia anche in assenza dello Streptococcus mutans, l’agente patogeno presente nella cavità orale dell’adulto.
Stando ai dati forniti dal Ministero della Salute, la carie infantile può essere definita come una malattia cronica tra i bambini in quanto la sua frequenza aumenta con il passare del tempo. Circa il 21,6% dei bambini con età compresa tra i 4 e 6 anni presenta denti cariati e 1 su 3 ha placca batterica. Una scarsa igiene orale nel bambino può causare mal di denti, ascessi e la distruzione dei denti da latte.