Molto spesso noi mamme prendiamo in considerazione l’idea di portate i nostri bambini a fare sport e uno dei più gettonati, ovviamente se si esclude il calcio, è il nuoto.
Questo sport è perfetto anche per i più piccoli. I corsi di acquaticità sono disponibili per i bambini fin dai primi mesi di vita.
Nel caso di bimbi tanto piccoli la mamma deve entrare in acqua con il proprio figlio per poterlo tenere e occuparsi di lui dato che da solo non ci riuscirebbe. Se da un lato l’acquaticità e lo sport possono essere positivi pare che l’acqua contenuta nel cloro sia causa di allergie.
Lo evidenzia uno studio apparso sulla rivista americana Pediatrics. I clorurati presenti nell’acqua della piscina e aggiunti giusto per uccidere gli agenti patogeni pare possano indurre stati asmatici nei bambini e altre malattie quali allegie da fieno e rinite.
Nei bambini che già ne soffrono l’esposizione aumenta il problema. Spesso nelle piscine le concentrazioni di queste sostanze aggiunte sono più alte delle quantità consentite. È importante che le norme sui livelli siano rispettate sia per quanto riguarda l’acqua che l’aria delle piscine.
Non fa molta differenza che la piscina in questione sia all’aperto oppure al chiuso, le problematiche relative ai cloruri sono molto simili. Per questo è meglio, se possibile, informarsi sui quantitativi contenuti nell’acqua, non andare in piscina coi bimbi tutti i giorni e controllare che non abbiamo strane manifestazioni.
Se i piccoli hanno già manifestazioni allergiche è meglio, prima di portarli in piscina e a nuotare regolarmente, consultare il pediatra e sentire cosa ne dice. Potrà di sicuro consigliarci come fare.
Uno studio comparato svolto in Belgio tra i bambini e adolescenti che nuotano in piscine sanitizzate con cloruri oppure con rame e argento ha evidenziato come la salute sia maggiormente rispettata nelle seconde. Altre ricerche sono ancora in atto.
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