Il timore che accomuna quasi tutte le future mamme è quello di non riuscire a portare a termine la gravidanza o meglio di non arrivare alla 37esima settimana di gestazione. Un parto che avviene dopo la 36esima settimana viene considerato abbastanza sicuro per il feto mentre se inferiore alla 34esima settimana è un parto pretermine.
Nonostante non siano state ancora individuate con esattezza le cause che portano ad una nascita prematura, alcuni ricercatori hanno identificato dei fattori di rischio che potrebbero giocare un ruolo importante. Le donne esposte a rischio maggiore sono sicuramente quelle che fanno uso di droghe, alcool, che hanno infezioni, vari problemi di salute e quelle soggette a forti momenti di stress. Le gravi conseguenze di un parto pretermine non vanno a coinvolgere le future mamme ma i loro figli.
I bambini prematuri rischiano di soffrire di gravi problemi digestivi, respiratori e celebrali. Durante la loro crescita potrebbero andare incontro a problemi legati all’apprendimento e a dei ritardi mentali, nonché ad una mortalità prematura. Un recente studio condotto da alcuni ricercatori dello Stanford University in California, afferma che esiste un legame tra la nascita pretermine e il rischio di morte precoce. Questa ricerca ha coinvolte oltre 600.000 persone nate tra il 1973 e il 1979 in Svezia, 27.979 delle quali erano nate prima della 37esima settimana di gravidanza. Tutte queste persone sono state seguite dal primo anno di età fino all’anno 2008.
Dai risultati è emerso che quelle 27.979 persone, circa 7.000 sono morte giovanissime. Ovviamente non tutti i bambini nati prematuramente rischiano di avere problemi di salute ma fondamentale è per una gestante sapere se si è a rischio e in caso cosa fare per ridurre al minimo ogni tipo di pericolo.