I neonati fino ad ora non sono mai stati vaccinati con l’antinfluenzale ora invece sembra che qualcuno voglia farlo, ma la comunità scientifica si divide su questo.
Alcuni pensano che non abbia senso farlo visto che i bambini sviluppano anticorpi grazie all’assunzione di latte materno.
Bambini fino a tre anni non sono mai stati vaccinati in questo senso. Le vaccinazioni si dividono sostanzialmente in due tipi: quelle obbligatorie e quelle facoltative cui viene lasciata ai genitori la decisione.
Si possono fare vaccini polivalenti che valgono per più malattie come ad esempio per il morbillo, la rosolia, gli orecchioni. La teoria della vaccinazione è che vaccinando tutti i bambini, o tutte le persone, viene debellata la malattia che non può “attecchire”.
In realtà viene presa lo stesso, a volte però in forma più lieve, ma come mai può succedere che un bambino si ammali e un altro no? Si tratta solo di avere le difese immunitarie giuste? Cosa fa precipitare la “malattia”?
In un bambino molto piccolo è il latte materno a proteggere da malattie e virus in genere quindi in molti sostengono che una madre sana può mettere al mondo un bambino più sano.
Per il vaccino antinfluenzale verrà condotto uno studio su un numero di bambini e ne verranno studiate le reazioni, per le altre vaccinazioni le reazioni sono ormai note, ma anche qui il mondo accademico e non è separato.
Alcuni sostengono che sia meglio non vaccinare perchè alcune vaccinazioni sono ancora pericolose. Un genitore si trova a dover decidere per il proprio figlio e a questo punto dovrebbe, prima di arrivare al momento della vaccinazione, aver raccolto abbastanza informazioni a riguardo da sentirsi sicuro.
In rete si trovano molte informazioni. L’importante è avere una fonte affidabile da cui prenderle, magari riviste di settore e persone che hanno raccolto dati e fatto indagini.