Il Metodo Estivill ideato da Eduard Estivill, direttore della Unidad de Alteraciones del Sueño dell’Istituto Dexeus di Barcellona, è un metodo utilizzato per far addormentare il bambino da solo fin dalla più tenera età.
Estivill nel suo libro “Fate la nanna“, promette di convertire al sonno anche i bambini più difficili, insegnando ai genitori dei semplici passaggi da eseguire in maniera metodica, ferma e regolare.
Osannato da chi ha ottenuto ottimi risultati, è al contempo estremamente criticato da chi ne sottolinea la drasticità e la troppa durezza.
Il Metodo Estivill prevede una procedura da eseguire in tutti i momenti in cui il bambino viene messo a dormire:
- introdurre una routine da ripete ogni sera (bagnetto, pigiama, coccole, lettura di una favola)
- far accomodare il bambino nel proprio lettino e lasciarlo subito da solo nella sua stanza
- se il bambino inizia a piangere, lasciarlo piangere per periodi controllati, regolari e crescenti (ogni 3 minuti, ogni 5 minuti, ogni 10 minuti e così via)
- non prendere mai in braccio il bambino quando si rientra nella stanza ma consolarlo con carezze e parole, pulire eventuali macchie di vomito se il bimbo avesse dato di stomaco e uscire nuovamente
- ripetere questa procedura fino a quando il bambino non impara a dormire da solo
Estivill sostiene che un bimbo anche molto piccolo (di età inferiore ai 6 mesi), non vorrebbe addormentarsi da solo o avrebbe frequenti risvegli nel cuore della notte, per attirare l’attenzione dei genitori. Gli Estivill-contrari si chiedono come sia possibile avere la certezza che un bimbo di soli pochi mesi vorrebbe attirare l’attenzione dei genitori coi suoi risvegli, essendo il risveglio una possibile conseguenza di molte problematiche come ad esempio le coliche del lattante, le intolleranze alimentari (il lattosio in primis), gli incubi e le paure tipiche dei bimbi piccoli.
Negli ultimi tempi, questa metodologia viene criticata non solo dai genitori ma anche da esperti e pediatri in quanto non ci sarebbe nessuna dimostrazione scientifica a supporto di tale teoria. Anzi, sembrerebbe al contrario, che a distanza di tempo si verifichino delle ricadute anche nei casi in cui il Metodo Estivill sia stato portato a termine con successo. Addirittura l’Associazione australiana per la salute mentale del bambino (AAIMH), lo considera in alcuni casi pericoloso in quanto creerebbe forti stati d’ansia sia nei genitori che nel bambino e minerebbe il rapporto di fiducia che si dovrebbe creare e fortificare nel tempo tra il bambino e i propri genitori.
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