Villocentesi, in cosa consiste?

di Redazione Commenta

La villocentesi è un esame che può essere effettuato nel corso della gravidanza, tra l’undicesima e la dodicesima settimana, e che consiste nel prelievo per via transaddominale dei villi coriali, che costituiscono la parte embrionale della placenta. Si tratta di un esame opzionale, che può essere richiesto dalla gestante per individuare la presenza di anomalie e riarrangiamenti cromosomici del feto, escludendo quindi molte malattie importanti come la talassemia o la fibrosi cistica. Nonostante la sua grande importanza, si tratta comunque di un esame molto invasivo: vediamo concretamente come viene eseguito.

La villocentesi, come si esegue?

La villocentesi viene effettuata introducendo un ago nell’utero attraverso l’addome, il tutto sotto controllo ecografico per verificare di non pungere il sacco amniotico. Una volta giunto ai villi, l’ago viene collegato a una siringa che ne aspira alcuni frammenti, che verranno poi analizzati al microscopio. Si tratta di un esame che viene eseguito in sala operatoria ma in forma ambulatoriale, e che nella maggior parte dei casi provoca solo un pò di fastidio al momento dell’inserimento dell’ago. Il decorso post esame invece dovrà essere di assoluto riposo per la gestante.

La villocentesi, quali sono i rischi?

Nell’esecuzione della villocentesi vi è il rischio pari all’1% di un aborto spontaneo, oppure di lesioni fetali. Tra gli altri rischi si segnalano anche perdite ematiche vaginali, complicanze settiche e rottura prematura delle membrane. Per tali ragioni viene consigliata solamente a determinate categorie di donne ed in particolare: donne di età uguale o superiore a 35 anni, esposte a potenziale rischio di patologia cromosomica, che hanno avuto problemi o anamnesi genetiche in una precedente gravidanza o in famiglia, ed infine donne nelle quali lo screening biochimico della gravidanza riveli un rischio di patologia cromosomica elevato rispetto alla sua età.

Prima di intraprendere ogni decisione, discutetene con il vostro ginecologo che vi saprà consigliare l’esame più adatto alle vostre esigenze, tra villocentesi ed amniocentesi.

 

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