Dalla scoperta di essere incinta, poi per tutti i nove mesi, per ogni singolo esame o ecografia, non c’è momento in cui una madre non abbia paura. In realtà le paure si hanno anche dopo la nascita, forse quelle, sono proprio le più grandi. Paura che il bimbo respiri durante la notte, che il latte basti a nutrirlo, che cresca bene, che il nostro “lavoro” di mamma stia andando nel migliore dei modi.
Ma c’è una paura più grande, quella della sindrome di Down. La paura che un bimbo affetto da questa patologia possa essere emarginato e possa non vivere al meglio la sua vita. Proprio per combattere questo timore nasce #dearfuturemom (cara futura mamma), campagna di sensibilizzazione lanciata per la Giornata mondiale sulla sindrome di Down del 21 marzo. Uno spot toccante, promosso da CoordDown, che vede coinvolti bimbi e ragazzi, provenienti da tutta Europa e affetti dalla sdD, rassicurare una futura mamma, preoccupata per il futuro del bimbo in arrivo.
In un susseguirsi di immagini che li riprendono, i ragazzi rassicurano la mamma perchè avere la sindrome di Down non impedirà al bimbo di abbracciare, di andare a scuola, di crescere bene, di correre, di poter dire alla sua mamma quanto la ama, di diventare adulto di andare a vivere da solo, di viaggiare, di lavorare.
A volte sarà difficile dichiarano i ragazzi, quasi impossibile. Ma non lo è forse per tutte le mamme?
L’obiettivo della Giornata mondiale sulla Sindrome di Down è proprio quello di diffondere una nuova cultura della diversità e una maggiore conoscenza delle persone con sindrome di Down e con questo video l’ha fatto toccando il cuore di tante persone, non solo quello di mamme e future mamme.