Che sia primavera o estate, capita di frequentare la piscina. Ma come vi comportate con i vostri bambini? Sono molti i bambini che non amano molto l’acqua o che addirittura, ne sono terrorizzati.
Cosa fare in questi casi? Per far fronte alla paura dell’acqua bisogna sicuramente evitare di forzarlo ad entrare in acqua (che sia al mare o in piscina) ed aiutarlo pian piano ad avere fiducia e sentirsi sicuro. Un ottimo espediente è l’utilizzo del salvagente o dei braccioli o aiutare a superare la paura con piccoli giochi da fare in acqua o in riva al mare.
Sarebbe opportuno abituarli a nuotare sin da piccoli (prima dei 3 anni) perché in genere la paura dell’acqua comincia a manifestarsi dai 5 ai 12 anni. L’acqua rappresenta infatti uno stimolo per la crescita e per lo sviluppo psico-motorio del bambino. Acquisisce una buona postura, un buon controllo respiratorio e dal punto di vista psicologico rafforza la relazione col genitore e accresce la fiducia in se stessi.
La piscina, inoltre, non costituisce un pericolo per la salute anzi, i rischi di non riuscire a nuotare o di non essere a proprio agio in acqua, sono maggiori. Insegnare ai bimbi l’acquaticità può invece risolvere non pochi problemi.
Anche la quantità di cloro che contiene una piscina non è affatto dannosa per la pelle dei più piccini e anzi previene qualsiasi tipo di infezione batterica. Importante inoltre, insegnare loro la tecnica del galleggiamento in modo che sappiano sempre cavarsela quando sono in acqua.
Di certo i mesi come aprile, maggio e giugno sono ideali per incominciare qualche ora di piscina in vista delle prossime vacanze al mare.