Si è sempre parlato tanto del metodo Estivill: il sistema ideato dal medico spagnolo per far dormire i piccoli e recentemente revisionato dallo stesso non ha ancora acquisito piena accettazione. Scopriamo da quando è corretto utilizzarlo senza avere paura di poter causare traumi al bambino.
A quanto pare l’età giusta sarebbe pari a 3 anni: da quel momento in poi il piccolo può essere in grado di gestirlo correttamente sotto ogni punto di vista, soprattutto da quello psicologico. Sono 3 le fasi previste da questo metodo:
- Introduzione di una routine da ripetere ogni sera prima dell’addormentamento come il bagnetto caldo, un piccolo gioco o la lettura di una fiaba al fine di creare un ambiente confortevole e calmo
- Non intervenire subito se il bambino inizia a piangere ma lasciare trascorrere periodi di tempo prestabiliti aumentandoli gradualmente partendo da 3 minuti, per poi passare a 5-10-15.
- Una volta entrati in stanza il piccolo deve essere consolato senza essere preso in braccio fino a che non si riaddormenta.
Generalmente il metodo Estivill viene considerato funzionante sebbene si teme che il minore si calmi non per effettivo rilassamento ma per sfinimento. I pediatri sono divisi sul tema: c’è chi trova impossibile far addormentare il bambino da solo e chi pensa che in questo modo si possa favorire uno sviluppo buono del bambino relativamente a questo particolare tema. Ciò che bisognerebbe fare è trovare una via di mezzo e capire effettivamente da cosa dipenda il pianto del bambino e quindi se vi sia effettivamente una motivazione sotto o se si tratta di un semplice capriccio.
E’ per questo che lo stesso piediatra ha rivisitato il suo metodo consigliandolo dai 3 anni in su, età in cui i bambini possono dare voce reale ai loro bisogni.