Sculacciare i bambini non deve essere considerato un metodo educativo da applicare: su questo i pediatri e gli psicologi sono d’accordo. Vi è la necessità di far comprendere a quei genitori che pensano che tale comportamento stimoli il rispetto delle regole che la realtà dei fatti è ben diversa.
Generalmente, per fortuna, la forma più diffusa di disciplina utilizzata è la spiegazione del perché un comportamento è sbagliato, anche se non sempre i genitori sono in grado di mettere in atto un metodo serio e privo di conseguenze psicologiche per i propri figli. Questo perché quando non sono le punizioni corporali ad essere sfruttate, entrano in campo urla e aggressività.
Sono molti gli esperti, tornando alla “sculacciata“, che collegano questo comportamento al rischio più elevato di conseguenze nei bambini come aggressività, problemi di salute mentale e violenza. Uno studio in particolare si è concentrato su questo tema, ovvero quello condotto dagli scienziati Grogan-Kaylor ed Elizabeth Gershoff, dell’Università del Texas.
Analizzando i precedenti studi sulle punizioni corporali pubblicati negli ultimi 50 anni realizzati su un campione complessivo di 160.927 bambini hanno rilevato che la sculacciata era associata a un aumento del rischio di sviluppo di ansia, disturbi comportamentali, oppositivi provocatori, problemi di apprendimento a scuola ed addirittura al consumo di droga, sebbene in percentuale non elevata.
Cosa dimostra questo? Che il dialogo e punizioni non corporali se ben eseguite possono sia educare i bambini che evitare conseguenze spiacevoli a livello psicologico. E’ importante che i bambini conoscano quali siano i limiti da rispettare, ma questo deve accadere con giudizio.