I bambini svezzati presto dormono di più? Uno studio in merito confermerebbe quello che negli anni è stato possibile osservare, ma al contempo i pediatri avvertono di gestire il passaggio con giudizio onde evitare il rischio di obesità. Misura necessaria in tutto quindi.
La ricerca in questione è stata condotta dai pediatri del King’s College e dell’università St. George’s di Londra ed è stata pubblicata sulla rivista di settore Jama Pediatrics: essi hanno notato, impegnati in uno studio sulle allergie, che un campione di genitori aveva introdotto il cibo solido prima dei sei mesi, l’età consigliata dall’Organizzazione mondiale della sanità per l’inizio dello svezzamento. E’ stato verificato in questo modo che i loro figli, di età minima tre mesi, hanno dormito 17 minuti in più a notte rispetto a un gruppo di bambini alimentato esclusivamente con latte. Commenta uno degli autori dello studio, Gideon Lack:
I risultati di questa ricerca confermano l’idea largamente diffusa fra i genitori che introdurre presto i cibi solidi migliori il riposo notturno. L’aumento del sonno è stato piccolo ma significativo e poiché il sonno dei bambini influenza la qualità della vita anche dei genitori, un piccolo guadagno può avere effetti importanti per la vita della famiglia.
Questo però non significa che sia un’azione da intraprendere a discapito del bambino: è assolutamente sconsigliato “giocare” con lo svezzamento in questo modo e rischiare di dare vita ad eventuali disfunzioni. L’età giusta per iniziare lo svezzamento del piccolo è stata posta per una specifica motivazione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: sarebbe bene rispettarla.