La data limite è scattata: tutti i bambini delle scuole non dell’obbligo risultati non vaccinati sono stati lasciati a casa con l’invito rivolto ai genitori di provvedere al più presto alla messa in regola. Il problema? Invece di provvedere in tal senso, alcune frange No-Vax minacciano il virologo Roberto Burioni.
E’ molto grave che il movimento no-vax non comprenda che il lasciare i bambini privi della copertura vaccinale metta in pericolo la loro salute. Alcuni dei casi registrati sono relativi a problematiche non legate strettamente all’ideologia quanto alla burocrazia, ma rimane il fatto che assicurare una copertura vaccinale completa (almeno quella obbligatoria, N.d.R.) sia basilare per consentire a qualsiasi bambino, anche a quelli affetti da problemi immunologici, di poter frequentare senza pericolo.
Intanto a margine dell’evento “True news, good news – Salute e informazione: quando la verità è più di un consiglio” promosso a Roma, il noto immunologo spiega ad AdnKronos di non avere paura delle minacce ricevute e sottolinea come invece siano stati fatti passi importanti sulla copertura:
Sono stato minacciato dai no-vax, ma sono cresciuto negli anni ’70 e non mi sono spaventato e ho fatto il mio dovere di medico e padre. C’è stato un cambiamento molto positivo e una maggior coscienza dell’importanza delle vaccinazioni e di una informazione corretta. Questo dopo tanti anni di discesa continua delle vaccinazioni: l’Italia aveva una copertura per il morbillo più bassa del Ghana, ora la tendenza si è invertita perché tutti abbiamo lavorato meglio, dai medici ai giornalisti. Ho iniziato tre anni fa: gli italiani hanno preso coscienza. […] L’unica cosa che noto è che l’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola è applicato a macchia di leopardo e questo non va bene.