Coronavirus, asili possibile riapertura in estate

di Valentina Cervelli Commenta

L’idea è quella di muoversi con molta prudenza per via del perdurare della pandemia di Coronavirus e della necessità di trovare gli strumenti giusti di convivenza con la stessa ma gli asili per i bambini potrebbero riaprire già dall’estate. Si tratta di un’ipotesi al vaglio degli esperti e del Governo.

Distanziamento sociale il problema più grande

Nello specifico si parlerebbe di asili nido, scuola materna e centri estivi, i quali potrebbero ripartire con il loro servizio ma con “misure di prudenza” importanti da prendere. Allentare le misure di contenimento avverrà gradualmente e per il momento, la ripresa dell’attività scolastica non fa parte della fase due. Ma potrebbe farne parte, se pensata in modo adeguato, con l’arrivo della bella stagione. L’idea è quella di dare la precedenza a quella fascia che va dagli 0 ai 6 anni, dimostratasi, almeno in Italia, meno colpita dal nuovo coronavirus e di farlo in modo tale che possa anche essere favorito un ritorno al lavoro dei genitori.

Va sottolineato: si tratta di una ipotesi al vaglio, non una certezza. Soprattutto perché mantenere il distanziamento sociale tra i bambini non è semplice e non ci si può permettere una risalita dei contagi in una categoria che automaticamente potrebbe portare la malattia anche ai famigliari più stretti. Al momento, tra l’altro, ancora non si è sicuri di poter riaprire le scuole elementari e secondarie di diverso grado a settembre.

Davvero possibile riaprire in estate?

La d0manda che si pongono tutti nel settore è: come riuscire in questo intento? Come espresso dal segretario generale della Federazione italiana scuole materne (Fism) Luigi Morgano è necessario partire dalla salvaguardia della salute delle persone coinvolte, tutte loro. Che sottolinea come le classi dovranno essere sanificate una volta al giorno e gli alunni di qualsiasi grado dovranno mantenere il distanziamento sociale. Questo si dovrebbe tradurre in una revisione delle classi e nello svolgimento a turno di lezioni.

E rimane il problema mascherine: al momento l’obbligo per i bambini sotto i sei anni non vi è, relegando l’obbligatorietà in questo caso a educatori e maestri. Ma sarà abbastanza? E come gestire la mensa? Come evidenziato da Morgani vi sono “problemi pedagogico-didattici, gestionale, di bilancio, affrontando la questione si riconosca il primato del bambino, non è immaginabile che la scuola dell’infanzia possa essere pensata solo come custodia per favorire il rientro al lavoro dei genitori“.

Il fatto che possa essere presa in ipotesi la riapertura prima di settembre appare quindi essere già un grande punto di partenza che per trasformarsi in realtà ha però bisogno di realismo e di una capillare organizzazione.

 

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