Una delle cose più difficili che possono essere fatte nel corso della propria esistenza e comunicare a un bambino la morte del proprio genitore: il trauma può essere così grande che il modo in cui l’annuncio viene fatto deve essere pensato in maniera molto approfondita.
Il genitore rimasto deve comunicare con il bambino
Non bisogna dimenticare infatti che la morte di una persona cara produce nell’esistenza del bambino un dolore molto forte e duraturo nel tempo e può anche rappresentare un fattore di rischio per quello che sarà il suo sviluppo futuro: venendosi a rompere la condizione di attaccamento sicuro del bambino con la mancanza della presenza costante del genitore si ha bisogno di lavorare nella maniera corretta per garantire al bambino una concezione di sé che non dipenda per forza dalla protezione del genitore.
Il bambino capisce immediatamente dall’espressione dell’altro genitore o del parente che sta parlando con lui se qualcosa non va come dovrebbe, è capace di riconoscere dei segnali specifici come cambiamenti nella quotidianità, il parlare a bassa voce e l’interrompersi in presenza del bambino stesso e ancora il livello di emotività che si manifesta, anche involontariamente, nel genitore rimasto. Ecco quindi che la morte del genitore dovrebbe, per il bene del bambino, essere comunicata dal genitore rimanente nel caso questo esista ancora.
Questo perché i bambini hanno bisogno sia di conoscere la verità che di fidarsi delle persone che sono loro attorno: due fattori che spingono affinché la notizia del lutto venga comunicata al bambino al più presto. È l’incertezza spesso a causare più danni nello sviluppo del bambino rispetto alla notizia diverse stessa.
Utilizzare sempre un linguaggio comprensibile
Di certo è necessario muoversi con attenzione: la prima cosa da fare è quella di utilizzare un linguaggio comprensibile e semplice per il bambino ma che non lasci spazio ad ambiguità, in modo tale che non si trovi poi il piccolo ed aspettarsi qualcosa che non potrà mai accadere come il ritorno del proprio genitore.
Se il piccolo non riesce a comprendere bisogna avere la pazienza di spiegare più volte ciò che è successo, senza aggiungere dettagli inutili per la sua comprensione. E basilare non utilizzare metafore o non mentire al bambino con il fine di rendere meno dolorosa la notizia: è meglio che conosca la verità sentendo di poter contare sul supporto dell’altro genitore e della sua famiglia.
Secondo gli psicologi è necessario comunicare al bambino tre informazioni basilari nel momento in cui si condivide con lo stesso il lutto: La prima è quella che il genitore morto non passerà mai più tempo con il bambino, il fatto che lo stesso non aveva intenzione di lasciarlo solo e abbandonarlo è quello che la persona deceduta non tornerà mai più. Fatto ciò deve essere assolutamente sottolineato con il bambino che niente di ciò che è accaduto è colpa sua e che niente accadrà anche a lui.