Un pronunciamento che è arrivato prima del previsto: l’Agenzia europea del Farmaco ha dato infatti il via libera alla vaccinazione anticovid per la fascia di bambini di età compresa tra i 5 ed i 11 anni. A essere interessati da questa decisione, in Italia, sono circa quattro milioni di minori.
Messa a punto dose pediatrica per i bambini
Quella della vaccinazione anticovid nei bambini dai 5 agli 11 anni è una pratica che è già attiva negli Stati Uniti da diverse settimane e che ha portato a un’importante immunizzazione di categorie di piccoli prima di quel momento totalmente scoperte da qualsiasi protezione. Ci si è presi in Europa il giusto tempo per decidere in tal senso, al fine di ponderare i pro e i contro di una strategia di questo genere. A stretto giro, dopo quella dell’Ema, dovrebbe arrivare anche la pronuncia dell’Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco. Quello che è importante comprendere, per ciò che concerne la vaccinazione dei bambini, è che nel loro caso è stata messa a punto, ovviamente, una dose pediatrica di questo farmaco.
Quando parliamo di vaccinazione anticovid parliamo di formulazione Pfizer, le cui dosi verranno consegnate nella terza decade di dicembre. Il ministro della Salute Roberto Speranza indicherà le varie tappe che porteranno alla possibilità d’inoculazione del vaccino, ma già adesso sta invitando le famiglie ad avere fiducia nei medici e nei pediatri. Al momento, è esclusa anche solo l’ipotesi di un obbligo vaccinale per questa fascia di età. Ha spiegato questa mattina:
Il primo passaggio è l’approvazione di Ema del vaccino Pfizer per i bambini nella dose ridotta. Già nella giornata di oggi o entro questa settimana. Poi Aifa si pronuncerà con un parere allineato a Ema e poi aspettiamo la consegna di Pfizer delle dosi pediatriche nella terza decade di dicembre. Nel frattempo faremo una campagna di comunicazione e l’indicazione che daremo sarà di ascoltare i pediatri e i medici.
Importante una valida campagna d’informazione
Solo infatti spiegando in maniera importante i benefici che potranno trarre i bambini da questa vaccinazione sarà possibile procedere a un’immunizzazione di queste fasce di età al momento più a rischio di contrarre il coronavirus rispetto al resto della popolazione, evitando che possano, tra le altre cose, crearsi dei focolai capaci d’infettare non solo altri bambini ma anche parenti fragili. Pur essendo sicura la formulazione, in questo caso parlare di obbligo ancora non sarebbe corretto. Il segretario alla salute Pierpaolo Sileri ha sottolineato che la vaccinazione nella fascia di età pediatrica deve essere fatta prima di tutto per proteggere i bambini, dato che diversi studi vari dati dimostrano che il long covid è una conseguenza presente anche nei piccoli malati.