La depressione da social è sempre più diffusa da bambini e adolescenti. Si tratta di qualcosa che non deve essere sottovalutato, perché inficiante la salute dei più giovani.
Da cosa dipende la depressione da social
La depressione da social è ovviamente legata a un utilizzo sconsiderato di dispositivi elettronici e social media da parte di individui sempre più giovani. Nonostante le raccomandazioni giunte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Società italiana di Pediatria di non mettere nelle mani dei bambini con meno di due anni questo tipo di oggetto.
Una ricerca condotta dall’Istituto superiore di sanità ha rilevato come in Italia almeno il 22,1% dei neonati di 2-5 mesi passi meno di un’ora al giorno del tempo davanti a uno schermo. Con un’esposizione crescente per i bambini tra gli 11 e i 15 mesi di età, che raggiunge il 58,1% del totale.
Se pensiamo a quanto piccole queste creature siano e all’esposizione alle quali vengono sottoposte, il quadro appare davvero essere preoccupante. Per quanto sia comprensibile pensare che in alcune fasce di età lo smartphone o il tablet con il gioco o il cartone animato possano essere un ottimo passatempo, la realtà dei fatti è differente. Soprattutto se dà vita a questa depressione da social, legata all’utilizzo di questi portali ma anche, per i più grandi, all’uso diretto dei social network.
Di certo tra i colpevoli di questo stato di cose e della depressione da social, vi è anche la pandemia. Non dobbiamo dimenticare di aver passato un periodo nel quale la connessione online rappresentava praticamente l’unico modo per rapportarsi con gli altri. Ma questo non deve rappresentare una scusa per non opporsi alla patologia.
Attenzione alle conseguenze
La depressione da social infatti causa moltissime problematiche tra bambini e adolescenti. Le quali vanno dal cyberbullismo ai disturbi alimentari, dai disturbi del sonno a problemi psicologici, ansia e dipendenza.
Tutto ciò crea inoltre problemi comportamentali, criticità legati alla sfera sessuale, distorsione della percezione del proprio corpo, problemi alla vista e cefalea. La Società italiana di Pediatria delinea un quadro davvero tragico delle conseguenze derivanti dalla depressione da social o dipendenza da cellulare.
I bambini e soprattutto gli adolescenti già vivono una situazione critica fisiologicamente. È importante proteggerli da conseguenze dannose legate a comportamenti pericolosi. Basta semplicemente limitare l’accesso alla connessione, avendo cura di spingere i ragazzi verso modalità di interazione differenti.
Dobbiamo favorire le uscite con gli amici piuttosto che il gioco online, insegnare loro il corretto sfruttamento dei dispositivi e non porli, se troppo piccoli, davanti agli stessi per intrattenerli.